Page 307 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Caso  Wagner  a  Johannes  Brahms,  uno  dei  pochi  geni
                   più  Carl  Clausen,  il  direttore  della  libreria  Loescher,
 dell’epoca che gli avesse prestato attenzione e che Nietz-  troppi per i suoi gusti, decide anche di non frequentare
 sche nel pamphlet tratta quasi peggio di Wagner. Que-  l’unico con cui a Torino potesse scambiare quattro pa-
 sta aggressione a freddo, immotivata, cervellotica, com-  role di un certo spessore.
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 pletamente  fuori  bersaglio ,  gli  costò  l’amicizia  di  Nietzsche cammina solo per le strade della città pie-
 Widemann al quale poco tempo prima aveva chiesto di  montese e nella sua mente passano i fantasmi degli amici
 farsi da tramite presso il compositore. Il caso Wagner gli  di un tempo che, per una ragione o per l’altra, ha per-
 alienò anche il barone von Seydlitz (quello con la moglie  duti:  Krug  e  Pinder,  Rohde  e  Gersdorff,  Rée  e  Lou,
 carina che gli piaceva tanto), presidente dell’associazio-  Cosima e Richard, Malwida e von Seydlitz. La sorella,
 ne wagneriana di Monaco, e l’amico d’infanzia Gustav  odiata  ma  anche  amata,  è  lontana,  la  madre  non  può
 Krug, presidente della stessa associazione a Colonia.  capirlo, gli rimangono, oltre al mitico Burckhardt, che
 Qualche  mese  prima  aveva  rotto  con  uno  dei  suoi  da tempo non risponde nemmeno più all’invio dei suoi
 amici più vecchi e più cari, Erwin Rohde. Il pretesto era  libri, sempre corredati da biglietti molto deferenti, solo
 stato una critica che Rohde si era permesso di muovere  Gast e Overbeck. Ma nemmeno verso questi due, dediti,
 a Taine, ma in realtà Nietzsche se l’era legata al dito per  soprattutto il primo, quasi fino al martirio, nutre senti-
 gli apprezzamenti negativi che l’amico aveva espresso su  menti veramente amichevoli. In un passo di Ecce homo
 Al di là del bene e del male.  aveva  scritto:  «...  Köselitz,  sassone,  adulatore,  talvolta
 A  novembre  manda  all’inferno  anche  Avenarius  e,  così rozzo e goffo da non poterlo spostare di un milli-
 poco dopo, l’editore Fritzsch perché sulla sua rivista ha  metro,  l’incarnazione  dello  spirito  di  gravità...  Over-
 ospitato  l’attacco  portatogli  dal  wagneriano  Richard  beck, rinsecchito, inacidito, sottomesso a sua moglie, mi
 Pohl:  «Egregio  Signor  Editore,  Ella  ha  il  privilegio  di  porge  come  Mime  la  bevanda  velenosa  del  dubbio  e
 avere nella Sua casa editrice le opere del primo uomo di  della diffidenza verso me stesso e si definisce il mio “in-
 tutti i millenni. Che Lei possa permettere a una vecchia  dulgente  amico”.  Guardateli,  questi  sono  tre  tedeschi
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 oca come Pohl di parlare su di me è una di quelle cose  tipici!  Canaglie!» .  Questo  passo  fu  soppresso  da
 che solo in Germania sono possibili... Quanto vuole per  Nietzsche solo all’ultimo momento. Ma è molto proba-
 la mia intera letteratura? Con sincero disprezzo. Nietz-  bile  che  se  di  lì  a  poco  non  fosse  impazzito  avrebbe
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 sche» .  Fritzsch  rispose  con  due  sole  parole:  «11.000  trovato il modo di rompere anche con Overbeck e Gast.
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 marchi» .  Quando  Nietzsche  si  rese  conto  che  quei  In questi ultimi mesi, quando la mente vacilla e Nietz-
 soldi non li aveva e che non poteva procurarseli rispose  sche non è più in grado di controllare i suoi veri senti-
 come se nulla fosse stato: «Tutto ben considerato non  menti  e  risentimenti,  viene  allo  scoperto  uno  dei tratti
 posso accettare questo prezzo». E si firma «Il suo devo-  meno gradevoli della sua personalità: il rancore coltivato
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 tissimo Nietzsche» .  in  orto  chiuso,  sordo,  dissimulato  per  anni.  Umiliato
 Insomma Nietzsche, come nota Gast, si era stufato di  dalla vita, tiene per responsabili della sua disgraziatissi-
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 «fare  il  bravo» ,  di  mostrarsi  accomodante,  benevolo,  ma esistenza gli altri, tutti gli altri, gli amici e i conoscen-
 mite, come aveva fatto tutta la vita, solo che si era messo  ti,  che  non  lo  hanno  aiutato  abbastanza,  che  non  lo
 a sparare nel mucchio. Come se queste rotture non gli  hanno capito, e scarica loro addosso la sua rabbia impo-
 bastassero, come se i legami col mondo fossero ancora  tente.  Ecce  homo  è  certamente  un  libro  per  certi  versi




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