Page 312 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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come l’anno Uno... Noi avremo guerre quali mai si era-
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                                                                                                             68
                   no viste, ma  non tra i popoli, non tra le classi: tutto è             tanto  che  in  una  lettera  di  pochi  giorni  prima  si  era
                   andato in frantumi. Io sono la dinamite più pericolosa                   Stralci  del  Promemoria  di  cui  parla  a  Overbeck  ci
                   del  mondo.  Tra  tre  settimane  impartirò  ordini  perché            sono giunti attraverso gli appunti: «Io porto la guerra.
                   sia stampato come manoscritto L’Anticristo, Trasvaluta-                Non fra popolo e popolo: non ho parole per esprimere
                   zione di tutti i valori, questa stampa rimarrà completa-               il mio disprezzo verso l’esecrabile politica animata dagli
                   mente segreta: mi servirà per la mia agitazione... Calcolo             interessi delle dinastie europee... Non tra i ceti: poiché
                   un  milione  di  esemplari  in  ogni  lingua,  come  prima             non abbiamo ceti superiori non ne abbiamo neppure di
                   edizione... Poiché si tratta di un colpo demolitore con-               inferiori... Io porto una guerra che passa attraverso tutti
                   tro il cristianesimo, è evidente che l’unica potenza inter-            questi casi assurdi come popolo, ceto, razza, professio-
                   nazionale che abbia un interesse istintivo alla distruzio-             ne, educazione, istruzione, una guerra come fra l’ascesa
                   ne  del  cristianesimo  sono  gli  ebrei.  Perciò  dobbiamo            e il declino, tra la volontà di vita e la sete di vendetta
                   assicurarci  tutte  le  potenze  decisive  di  questa  razza  in       contro  la  vita...  dunque  una  “guerra”  sul  piano  dello
                   Europa  e  in  America:  a  ciò  si  aggiunga  che  un  tale           spirito come colui che io sono, non un uomo, un desti-
                   movimento ha bisogno del grande capitale. Tutto som-                   no, voglio farla finita con questi criminali idioti, che da
                   mato  avremo  dalla  nostra  parte  del  capitale...  Quando           più di un secolo fanno la voce grossa, anzi grossissima.
                   infine  leggerà  la  legge  contro  il  cristianesimo,  firmata        Dall’epoca di Federico il Grande Ladro, essi non hanno
                   “l’Anticristo”, che chiude il libro, chissà, temo che per-             fatto altro che mentire e rubare... Il loro arnese, il prin-
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                   fino  a  Lei  tremeranno  le  gambe» .  Rendendosi  conto              cipe Bismarck, l’idiota per eccellenza fra gli uomini di
                   del pericolo, in un estremo sforzo di lucidità, lottando               Stato,  non  ha  mai  pensato  un  palmo  oltre  la  dinastia
                   contro  la  follia  che  monta  e  lo  assedia,  non  spedisce         Hohenzollern... Io saprei fare un uso più ragionevole dei
                   questo proclama delirante, che rimane allo stato di ab-                dodici  miliardi  che  la  pace  armata  costa  all’Europa:  vi
                   bozzo. Ma non è abbozzo la lettera che scrive il 26 di-                sono anche altri mezzi per portare in onore la fisiologia
                   cembre a Overbeck: «Io stesso lavoro proprio ora a un                  che non siano gli ospedali militari... Non c’è  diritto al-
                   Promemoria  per  le  Corti  europee  col  fine  di  una  lega          l’obbedienza  quando  chi  comanda  non  è  altro  che  un
                   antitedesca. Voglio serrare il Reich in una morsa di ferro             Hohenzollern... Nel distruggerti, Hohenzollern, distrug-
                                                                                                          69
                   e provocarlo a una guerra di disperazione. Non avrò le                 go la menzogna» . Con queste parole termina il Prome-
                   mani libere se prima non avrò in mano il giovane impe-                 moria, una cui copia fu poi effettivamente spedita, negli
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                   ratore  con  tutto  il  suo  seguito» .  Poiché  l’amico,  ri-         ultimissimi giorni prima del collasso finale, al redattore
                   spondendogli, gli chiede allarmato se è sicuro di sentirsi             del «Journal des Débats», Jean Bourdeau, con preghiera
                   bene,  il  mostro  che  sta  crescendo  in  lui  si  ritrae  per       di  pubblicazione.  Bourdeau  si  prese  anche  la  briga  di
                   l’ultima volta e Nietzsche si giustifica adducendo come                rispondergli che non gli pareva il caso.
                   improbabile scusa di aver scritto la lettera con una pes-                A fine dicembre abbozza anche una lettera al critico
                   sima  luce  e  senza  veder  bene  quel  che  metteva  sulla           Ruggero Bonghi per la traduzione in italiano de Il crepu-
                   carta. La parte lucida del cervello di Nietzsche avvertiva             scolo  degli  idoli:  «Fra  due  anni  avrò  il  più  alto  potere
                   che  ce  n’era  un’altra  che  avanzava  e  lo  sopraffaceva,          sulla terra che mai uomo abbia avuto, voglio chiudere il
                   qualcosa di orribile di cui aveva una confusa coscienza,               “Reich”  in  una  morsa  di  ferro...  Il  libro  [Il  crepuscolo




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