Page 315 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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degli idoli] basta per mettere ad acta anche per l’Italia le
                   homo.  In  tutta  quest’opera,  nello  stesso  fatto  di  averla
 questioni  assurde, anche quella papale... Le sarei grato  15  ottobre  al  4  novembre  butta  giù,  d’un  fiato,  Ecce
 se presentasse la mia lettera a Sua Maestà il Re Umber-  concepita, corre, nonostante le rituali e reiterate dichia-
 to. Non c’è amico dell’Italia migliore di me. Penso che  razioni di allegria e di buonumore, un opprimente sen-
 avrò  bisogno  di  Victor  Bonaparte  come  imperatore  di  sum finis. Uno non scrive la propria biografia se pensa
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 Francia» .  In  un  estremo  rinculo  non  spedisce  però  di averne ancora davanti a sé una, ancora cose da fare e
 questa  lettera  così  come  quella  successiva,  scritta  il  30  da dire, un futuro. Nietzsche lo sa, quantomeno lo intui-
 dicembre 1888 a Peter Gast, in cui si definisce Princeps  sce: «Non vedo perché dovrei accelerare la tragica cata-
 Taurinorum:  «Caro  amico...  poi  sono  andato  al  mio  strofe della mia vita che inizierà con la pubblicazione di
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 palazzo,  ora  palazzo  Madama...  poi  ho  scritto,  in  una  Ecce homo» scrive a Gast . E infatti cercherà di rinviare
 alterigia eroico-aristofanesca un proclama alle corti eu-  in tutti i modi questo momento, correggendo e ricorreg-
 ropee  per  uno  sterminio  della  Casa  Hohenzollern,  di  gendo  decine  di  volte  il  testo,  richiamando  le  bozze  e
 questi idioti scarlatti e razza di delinquenti... ho disposto  posponendo  anche  l’uscita  di  Ecce  homo  a  quella  di
 per il trono di Francia, anche dell’Alsazia-Lorena, facen-  Nietzsche contra Wagner cui sta nel frattempo lavorando.
 do  imperatore  Victor  Bonaparte,  fratello  della  nostra  A  metà  novembre  invia  a  Naumann  il  manoscritto  di
 Laetitia e nominando ambasciatore di Francia alla mia  Ecce homo che, come L’Anticristo e Il crepuscolo, ha ri-
 corte  il  mio  distinto  Ms  Bourdeau...  poi  ho  mangiato  copiato personalmente in bella (la correzione delle bozze
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 a  mezzogiorno  dal  mio  cuoco....» .  La  diga  sta  per  tocca sempre a Gast), ma il primo di dicembre lo richia-
 tracimare.  Lo  stesso  giorno  manda  il  Promemoria a  ma e lo tiene una settimana rivedendolo passo per passo.
 Bourdeau. Il 31 dicembre scrive ad August Strindberg:  Il 15 dicembre invia all’editore Nietzsche contra Wagner.
 «Lei  sentirà  fra  breve  la  risposta alla  Sua  novella,  essa  Si  sente  in  uno  stato  di  grazia.  «Tutto  diventa  lieve
 suona  come  una  schioppettata.  Ho  convocato  un  con-  per me, tutto mi riesce... grazie a un benessere incompa-
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 gresso  di  principi  a  Roma,  voglio  far  fucilare  il  giova-  rabile,  unico  in  tutta  la  mia  vita» .  I  giorni,  dice,  si
 ne Kaiser. Arrivederci! Perché ci rivedremo. Une seule  susseguono uno dietro l’altro, uguali, pieni, sereni come
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 condition:  Divorçons.  Nietzsche  Caesar» .  Il  31  scrive  lo  straordinario  autunno  che  sta  indorando  Torino.  Si
 anche  a  Gast:  «Ah,  amico!  quale  attimo!  Quando  è  dà da fare per riacquistare i diritti delle opere preceden-
 giunta  la  Sua  cartolina,  che  cosa  facevo...  era  il  famoso  ti  Al  di  là  del  bene  e  del  male,  che  sono  in  mano  a
 Rubicone... Il mio indirizzo, non lo so più: supponiamo  Fritzsch, per avere la proprietà di tutta la sua produzio-
 che in un primo momento potrebbe essere il Palazzo del  ne:  «Un  attimo  prima  di  diventare  famoso  in  tutto  il
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 Quirinale» .      mondo riprenderò in mano la mia intera letteratura» .
 In mezzo a questo sfacelo, e parallelamente ad esso,  Anche in questo è lucido e vede giusto. Già l’anno dopo
 Nietzsche negli ultimi mesi di Torino è in grado di se-  i suoi libri cominceranno a vendere.
 guire  puntualmente,  e  con  la  massima  lucidità,  la  sua  Natale  è  una  bellissima  giornata  di  sole,  che  rende
 attività di scrittore, in una sorta di scissione schizofreni-  ancor più triste la solitudine di chi è solo. Nietzsche lo
 ca fra uomo e autore ben nota in psichiatria.  passa lavorando, stende la prefazione di Nietzsche contra
 Il  30  settembre  termina  L’Anticristo  e  Il  crepuscolo  Wagner e ne dà l’imprimatur per la stampa, scrive una
 degli idoli di cui scrive, in quel giorno, le prefazioni. Dal  lettera a Bourdeau, cui non ha ancora mandato il fami-




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