Page 222 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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atrocemente  ingannato.  Allora  si  gettò  a  scrivere  una
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                   serie di abbozzi di lettere, a Lou e a Rée, in cui sfogava             domestico... un forte volere, ma senza un grande ogget-
                   tutta la sua delusione, la sua amarezza, la sua rabbia. Si             questo difetto... priva di diligenza e di pulizia... sincera
                   faceva  delle  rappresentazioni:  lui  era  un  soldato,  si  in-      e schietta nel particolare, di solito per orgoglio, per quel
                   tendeva di armi e se qualsiasi altro si fosse permesso di              che  riguarda  l’atteggiamento  complessivo,  insincera...
                   trattarlo  come  aveva  fatto  Lou  sapeva  benissimo  quali           inaffidabile... infedele, e pronta a sostituire nei suoi rap-
                   erano i suoi doveri, ma con una ragazza come fare? Per                 porti qualunque persona con qualsiasi altra... senza sen-
                   la verità se voleva il duello qualcuno da sfidare c’era, ed            timento e incapace di amore... senza amore per il pros-
                   era Rée, cui scriveva, sempre in abbozzo, lettere duris-               simo, ma amore di Dio... sessualità crudelmente devia-
                   sime e di patetica ingenuità: «Non ho mai dubitato che                 ta...  astuta  e  perfettamente  padrona  di  sé  in  relazione
                                                                                                                 71
                   prima  o  poi  Lei  si  sarebbe  divinamente  mondato  del             alla sessualità maschile» . Con le donne Nietzsche era
                   fango  di  quelle  azioni  vergognose.  Chiunque  altro  si            goffo,  impacciato,  maldestro,  un  ragazzino  timoroso  e
                   sarebbe allontanato con ribrezzo da una ragazza così...                impaurito, commetteva con loro degli errori psicologici
                   Io non La capisco più, caro amico, come può resistere                  elementari,  non  le  conosceva  a  letto,  che  è  un  luogo
                   accanto a un essere simile... nel mio amore per Lou non                importante  per  saperne  qualcosa  di  più,  eppure  nella
                   c’era nulla che avesse a che fare con l’erotismo, al mas-              sua opera ci sono sull’“eterno femminino” alcune delle
                   simo  avrei  potuto  ingelosire  il  buon  Dio...  ho  perduto         pagine più penetranti che siano mai state scritte. È una
                   quel poco che ancora possedevo, il mio buon nome, la                   delle tante, costanti, contraddizioni di Nietzsche: con la
                   fiducia  in  certe  persone,  forse  perderò  anche  il  mio           penna gli riusciva, splendidamente, ciò che gli era impe-
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                   amico Rée...» . A Lou scriveva, in abbozzo: «Mia cara                  dito nella vita.
                   Lou stia in guardia! Se ora io la respingo, sarà un terri-               La Salomé sostiene che quelle terribili e sconclusiona-
                   bile  biasimo  di  tutta  quanta  la  Sua  condotta...  Lei  ha        te lettere che Nietzsche le inviava da Rapallo non le vide
                   fatto dei danni, ha procurato dolore... Io voglio che Lei              mai perché Rée ebbe la delicatezza di nascondergliele.
                   si condanni da sola, che stabilisca la Sua pena... quella              La  delicatezza  non  c’entra,  le  lettere  non  arrivarono
                   sera ad Orta avevo deciso in cuor mio di far partecipe                 nella mani di Lou semplicemente perché Nietzsche non
                   Lei  per  prima  della  mia  intera  filosofia.  Ah,  Lei  non         le spedì mai, rimasero abbozzi. Come quelle a Rée. In
                   immagina che decisione fosse quella: credevo che non si                compenso, il 20 dicembre del 1882, ne scrisse una, che
                   potesse  fare  un  dono  più  grande...  Ma  questo  forzato           spedì, a Lou e Rée insieme, in cui scende fino in fondo
                   silenzio a volte mi fa quasi soffocare, soprattutto quando             tutti  i  gradini  dell’autoumiliazione:  «Miei  cari  Lou  e
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                   si vuol bene alle persone...» . E ancora, su Lou ma in                 Rée! Non preoccupatevi troppo dei miei accessi di “me-
                   un abbozzo indirizzato a Rée: «Lei (Lou) riunisce in sé                galomania” e della mia vanità ferita e perfino se un gior-
                   tutte le qualità umane che io aborrisco, orribili e ripu-              no,  per  via  di  una  qualche  passione,  capitasse  che  mi
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                   gnanti... Non è roba che fa per me» . Il curioso è che                 togliessi  la  vita,  non  ci  sarebbe  proprio  da  dolersene.
                   sulla carta Nietzsche centra perfettamente la personalità              Cosa  importa  delle  mie  fantasticherie!  (Perfino  le  mie
                   di Lou von Salomé, mentre nella vita se ne era lasciato                “verità” vi hanno lasciato finora del tutto indifferenti).
                   ingannare  nel  modo  più  ingenuo.  Annota:  «Carattere               Ma riflettete bene voi due insieme, che in fondo io sono
                   del  gatto:  animale  da  preda  che  si  atteggia  ad  animale        un semialienato afflitto da emicranie, la lunga solitudine




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