Page 159 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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e  riviste  che,  almeno  a  suo  dire,  non  legge  più  da  un
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                   anno, cerca insomma di risparmiarsi più che può. Si fa                 cavo che il nostro vecchio amico Nietzsche si tiene lon-
                   però mandare dal suo editore un libro di Taine, Le ori-                biamenti clamorosi: ma chi lo ha osservato già da alcuni
                   gini della Francia moderna. La copia-staffetta di Umano,               anni nei suoi tormenti psichici, non ha potuto far altro
                   troppo umano la riserva a Paul Rée, con la dedica: «Que-               se non constatare che in lui si è verificata una catastrofe
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                   sto  libro...  a  Lei  APPARTIENE,  agli  altri  viene  dona-          da lungo tempo temuta» . Wagner giurò solennemente,
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                   to» .                                                                  in  casa  e  fuori,  che  non  avrebbe  mai  letto  il  libro  di
                      Finalmente il primo maggio del 1878 Umano, troppo                   Nietzsche – gli era bastato sfogliarlo – e che questo era
                   umano è in libreria, firmato da Nietzsche che ha rinun-                il  miglior  favore  che  gli  potesse  fare.  Ma  non  resisté,
                   ciato  allo  pseudonimo.  Ne  sono  state  stampate  1000              ogni tanto andava a leggerselo, di nascosto da Cosima,
                   copie. Nietzsche ne mandò alcune in omaggio agli amici                 lo mollava subito, quasi fosse una bestia immonda, poi
                   e quindi anche ai Wagner dedicando il libro «Dem Mei-                  lo riprendeva in mano, lo scorreva con più attenzione e
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                   ster  und  der  Meisterin»,  al  Maestro  e  alla  Maestra .           si incazzava di brutto. Il libro è «misero», «banale», «in-
                   Evidentemente pensava di poter mantenere buoni rap-                    significante», «cattivo», «pretenzioso», «pietoso», «sen-
                   porti  personali  con  Richard  e  Cosima,  nonostante  il             za valore», «perverso», «stravagante». Però finì per leg-
                   contenuto  del  libro  fosse  lontano  dal  pensiero  di  Wa-          gerlo  tutto,  ne  recitava  interi  brani  anche  a  Cosima  e,
                   gner.  Quando  gli  aveva  fatto  avere  il  manoscritto,  a           sotto sotto, non potendo confessarlo nemmeno a se stes-
                   gennaio, non c’erano state reazioni, né positive né nega-              so,  doveva  esserne  affascinato  se,  come  racconta  Cosi-
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                   tive. Probabilmente Wagner non lo aveva letto. Perché                  ma, «mi ha letto il finale quasi con slancio lirico» .
                   Umano, troppo umano, quando lo ebbero in mano nella                      Nonostante  le  resistenze  di  Cosima,  Umano,  troppo
                   forma di libro, provocò il furore di Wagner e il gelido                umano e il suo autore divennero argomento di conver-
                   disprezzo  di  Cosima.  Benché  contenesse,  senza  nomi-              sazione quasi abituale in casa Wagner. «Risulta difficile
                   narlo,  qualche  frecciatina  a  Wagner,  soprattutto  nella           non parlare ogni tanto del triste libro dell’amico Nietz-
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                   parte dedicata all’«anima degli artisti» , Umano, troppo               sche» annota Cosima nei suoi Diari . Wagner è anche
                   umano, un’opera di vastissimo respiro, filosofico, psico-              geloso di Rée: «Capisco che trovi la compagnia di Rée
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                   logico, antropologico, non poteva certo essere conside-                più piacevole della mia» . E quando Cosima gli fa no-
                   rato un libro contro Wagner. Semplicemente esprimeva                   tare  che,  visto  il  contenuto  di  Umano,  troppo  umano,
                   idee  diverse  da  quelle  del  Maestro,  confutando,  tra  le         anche  i  precedenti  libri  di  Nietzsche  dovevano  essere
                   tante altre cose, l’idea, di derivazione schopenhaueriana,             guardati con un altro occhio, non come farina del suo
                   che  l’arte  e  la  musica  avessero  un’origine  metafisica  e        sacco  ma  come  semplici  riflessi  del  pensiero  di  lui,
                   quindi  il  loro  primato.  E  questo  Wagner  non  poteva             Wagner,  il  compositore  replica:  «Ora  sono  dei  réefles-
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                   tollerarlo, né personalmente né come capobastone della                 si» . Questo tormentone andò avanti per mesi, Wagner
                   mafia musicale, e non solo, di Bayreuth. Se Nietzsche si               si sognava Nietzsche anche di notte e alla fine è costret-
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                   era  posto  fuori  della  sua  tutela  questo,  nella  testa  di       to ad ammettere: «Non è facile dimenticarlo» .
                   Wagner bacata dall’egocentrismo, poteva essere avvenu-                   La reazione di Cosima fu molto più fredda. Dissuase
                   to solo per un qualche impazzimento, per una malattia.                 il marito che voleva fare uno scherzo a Nietzsche man-
                   Perciò scrive a Overbeck: «Dalle sue brevi allusioni ri-               dandogli  un  telegramma  di  auguri  il  giorno  del  com-




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