Page 158 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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professionale rispose a Wagner che non c’erano prove
                   sempre, gli fu accordata. Si concentrò sulle lezioni uni-
 della sua ipotesi, ma nemmeno argomenti per respinger-  della sospensione dell’insegnamento al liceo che, come
 la.  Eiser  escludeva  che  Nietzsche  potesse  mai  guarire,  versitarie e per un paio di mesi stette se non bene un po’
 anche se era certo che non avesse un tumore e che non  meglio.  Firmandosi  «il  tuo  vero  amico»  scrive  a  Gers-
 fosse malato di sifilide. Sapendo che la stava combinan-  dorff una lettera di otto pagine, incredibilmente bacchet-
 do grossa il medico adduceva come scusante la sua gran-  tona, zeppa di apprezzamenti pesantissimi sulla fidanza-
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 de amicizia col «carissimo infermo»  (lo conosceva da  ta di lui, Nerina Finocchietti, colpevole di appartenere a
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 meno di tre mesi) e chiedeva ipocritamente a Wagner se  una famiglia dai costumi non irreprensibili . Gersdorff
 doveva informare Nietzsche «che Le ho riferito sul suo  ruppe i rapporti.
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 stato di salute» .   A Natale e Capodanno del 1878 ha, come ogni anno,
 Quando Nietzsche qualche anno dopo, nel 1882, ven-  una  brutta  ricaduta.  Intanto  il  manoscritto  di  Umano,
 ne  a  sapere  di  questo  sconcertante  carteggio  andò  su  troppo  umano  è  pronto  per  la  stampa.  Dando  al  suo
 tutte  le  furie.  Fu  l’unica  volta  in  vita  sua  che  fu  visto  editore, Schmeitzner, disposizioni sui caratteri da usare
 montare in collera e perdere l’autocontrollo. Gridò al-  scrive:  «Lei  ha  a  che  fare  con  un  autore  che  si  vede
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 l’«offesa  mortale»   e  alla  «perfidia  vendicativa»   da  abbastanza sicuramente destinato alla cecità. Ora, voglio
 parte  di  Wagner.  Era  infatti  convinto  che  il  Meister  almeno  evitare  di  diventare  cieco  leggendo  i  miei  li-
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 avesse voluto screditarlo davanti agli amici e, con que-  bri» . Vuole che Umano, troppo umano non esca prima
 sto, screditare la sua opera che aveva preso una strada  di maggio, in concomitanza col centenario della morte
 tanto  diversa  da  quella  voluta  dal  compositore.  Non  è  di Voltaire cui l’opera è dedicata, intende firmarlo con
 così. Wagner non fece mai menzione a nessuno, tranne  lo pseudonimo di Bernard Cron o Eduard Luchtenberg
 che a Cosima, di ciò che aveva saputo da Eiser e inoltre  Roon e per alcuni mesi circonda il libro di un comico
 a  quell’epoca,  nel  1877,  non  nutriva  alcuna  animosità  mistero. A Wagner, che ai primi di gennaio gli ha man-
 nei confronti di Nietzsche perché non era stato ancora  dato la partitura del Parsifal, con una dedica affettuosa,
 pubblicato Umano, troppo umano, l’opera con cui il fi-  e a Cosima, invia il manoscritto di Umano, troppo uma-
 losofo prendeva pubblicamente congedo dal Maestro.  no vincolandoli al più assoluto riserbo. Il distacco anche
 In realtà Wagner fu mosso da un affetto sincero, da  affettivo dal Maestro è però segnato dal fatto che pro-
 una sincera preoccupazione per le condizioni di salute  prio  in  quei  giorni  regala  a  due  amici  le  partiture  del
 dell’amico,  come  dimostrano  documenti  non  solo  di  Tristano e dei Maestri cantori, dedicatigli anni prima da
 questo periodo ma anche degli anni successivi, ed essen-  Wagner.  L’11  febbraio  chiede  l’esonero  definitivo  dal
 do  un  uomo  invadente,  che  si  credeva  autorizzato  a  liceo. Viene accontentato e la Curatela di Basilea lo rin-
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 tutto,  che  si  infischiava  delle  regole,  pensò  di  potersi  grazia per «i segnalati servigi» . In qualche modo porta
 permettere  quell’incredibile  atto  di  indiscrezione.  Che  a  termine  il  semestre  universitario  e  parte  per  Baden
 Nietzsche non gli perdonò mai. Il suo rancore, covato  Baden per una cura di acque. Non va bene. Oltre che
 per anni, esplose nel 1888, sia pur sempre misto a no-  della solita emicrania soffre di «insonnia, vomito, spos-
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 stalgia e a un residuo di affetto, con le tremende stron-  satezza» .  Ma  ha  anche  tredici  giorni  consecutivi  di
 cature del  Caso Wagner e di Nietzsche contra Wagner.  quiete che per lui sono un record. Si ingozza di ciocco-
 Dopo  la  visita  di  Eiser,  Nietzsche  chiese  la  proroga  lata, di cacao, di pasticcini, si tiene alla larga da giornali




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