Page 134 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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lezioni di piano. Fra il quarantenne e fascinoso direttore
von Senger con tono ambiguo, «rispondere solo dopo
d’orchestra, sposato, al secondo matrimonio, e la giova- Nietzsche. Mathilde doveva leggerla con calma e, disse
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ne russa, romantica e sognatrice, era nato del tenero. matura riflessione» . La lettera arrivò, Mathilde la aprì
Chiunque se ne sarebbe accorto vedendo come Ma- e lesse, sbalordita, queste strabilianti righe: «Raccolga
thilde stava in adorazione del Maestro. Von Senger tutte le forze del suo animo per non spaventarsi della
portò Nietzsche a fare la conoscenza di Mathilde. An- domanda che Le rivolgo con questa lettera: vuole diven-
nunciati dalla cameriera, Mathilde vide entrare nel salo- tare mia moglie? Io l’amo, e mi pare che Lei già mi
ne di casa sua i due uomini: Nietzsche, nonostante la appartenga. Non parliamo della natura improvvisa del
luce smorzata dell’ambiente, portava in testa un paraso- mio affetto! Almeno in esso non c’è alcuna colpa... Ma
le foderato di verde che, insieme agli occhiali con lenti una cosa vorrei sapere: se Lei sente, al pari di me, che
azzurrine, nascondeva quasi interamente il viso. C’era noi non siamo mai stati estranei l’una all’altro, nemmeno
anche la sorella minore di Mathilde, che era quasi altret- per un momento! Non crede anche Lei che in una unio-
tanto carina. Fra i due uomini cominciò una conversa- ne ciascuno di noi diverrà più libero e migliore di quan-
zione molto intellettuale, su Byron, su Shelley, su Lon- to potrebbe divenire da solo, dunque excelsior? Vuole
gfellow, su Shakespeare, e le ragazze stettero soprattutto arrischiare a fare il suo cammino con uno che aspira con
ad ascoltare, interloquendo quel minimo che era richie- tutto il cuore a diventare libero e migliore?... Sia pure
sto dalla buona educazione. franca e non taccia nulla. Di questa lettera e della mia
Qualche giorno dopo von Senger, che voleva strin- richiesta nessuno sa nulla, eccettuato il nostro comune
gere i tempi con Mathilde, la invitò insieme alla sorella amico, il signor von Senger. Domani farò ritorno a Ba-
a una gita in carrozza sul lago e a villa Diodati e si silea con il direttissimo delle 11, debbo tornare. Se può
portò dietro anche Nietzsche. Come usa in questi casi dire di sì alla mia domanda, scriverò subito alla Sua
pensava che il giovane, avendo capito l’antifona, facesse signora madre... Se Lei riuscirà a forzarsi a una sollecita
il filo alla minore o comunque la tenesse impegnata, decisione, che sia per il sì o per il no, una sua lettera mi
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distraendola. Questa volta Mathilde fu più loquace e troverà fino a domattina alle 10» .
intervenne spesso nella conversazione, che verteva sem- L’aveva vista per pochi giorni, tre volte in tutto, e gli
pre sui massimi sistemi, rivelandosi molto spigliata e venne l’idea di chiederla in moglie. E a chi pensò come
disinvolta. La ragazza notò che Nietzsche la osservava “messaggero d’amore”? A Hugo von Senger. L’unico
intensamente. che, come scrive, era stato messo a conoscenza della
Prima di lasciare Ginevra Nietzsche andò a salutare le singolare domanda e che invece era l’unico, semmai, che
sorelle Trempedach. «Fu introdotto nel salone» ricorda avrebbe dovuto esserne tenuto all’oscuro perché tirava
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Mathilde, «e ci salutò con un gesto solenne» . Poi si alla ragazza, se già non ci filava. Lo stesso errore Nietz-
gettò sul pianoforte e suonò «con tempestosa passio- sche, recidivo, lo commetterà sei anni più tardi con la
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ne» una sua composizione. Terminato lo show se ne Salomé usando come intermediario Paul Rée che già
andò, quasi senza parlare. «Un profondo inchino fu il trescava con Lou.
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suo saluto» . Il giorno dopo Mathilde si vide arrivare a Il rifiuto di Mathilde fu gentile ma netto. E Nietzsche,
casa un imbarazzatissimo von Senger che le annunciò come già aveva fatto con von Bülow, si mise subito
che il mattino seguente avrebbe ricevuto una lettera di prono scrivendo una lettera umile e sottomessa: «Lei è
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