Page 133 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 133

Basilea – fu «la signorina Rohr». Bertha Rohr, che veni-
                      Intanto  tutti  i  suoi  amici,  Rohde,  Overbeck,  Gers-
 va  da  una  ricca  famiglia  svizzera,  era  una  simpatica  e  chiaramente capire che era meglio che lasciasse perdere.
 incantevole  civettina,  molto  briosa  e  sportiva  ma  non  dorff, si stavano fidanzando o sposando. I due compa-
 priva di un certo spessore. Educata come venivano edu-  gni d’infanzia Krug e Pinder si erano ammogliati già nel
 cate  allora  le  “ragazze  bene”  della  borghesia  europea,  1874. La situazione di Nietzsche stava diventando imba-
 sapeva dipingere, suonava il piano, aveva doti musicali  razzante  anche  dal  punto  di  vista  sociale.  Wagner  lo
 e  una  bella  voce.  Nietzsche  l’aveva  incontrata  quando  spronava di continuo a sposarsi, convinto, non a torto,
 lei  aveva  venticinque  anni  ed  era  nel  pieno  del  suo  che il matrimonio avrebbe risolto anche i suoi problemi
 splendore,  in  una  compagnia  che  si  era  formata  nel-  di  salute.  Pure  Gersdorff  lo  esortava  a  questo  passo.
 l’estate del 1873 a Flims, una stazione di vacanza delle  Naturalmente  era  Wagner  a  imbeccarlo,  perché  Gers-
 Alpi elvetiche. La rivide l’estate successiva, nella stessa  dorff, che probabilmente era il più normale della com-
 compagnia, in un’altra località di villeggiatura dei Gri-  pagnia, aveva da poco intrecciato una relazione con la
 gioni dove lui era in vacanza con Romundt. E si accorse  contessina  italiana  Nerina  Finocchietti,  presentatagli  a
 che la ragazza gli piaceva parecchio. Ebbe la dabbenag-  Bayreuth  da  Malwida  von  Meysenbug,  una  specie  di
 gine,  con  tutta  probabilità  inconsciamente  voluta,  di  chioccia  di  tante  “fanciulle  in  fiore”,  e  poiché  la  sua
 informarne  la  sorella  che  una  volta  tanto  non  passava  famiglia osteggiava questo amore aveva altro per la testa
 l’estate  con  lui  ed  era  fuori  dai  coglioni:  «A  titolo  di  che  pensare  ad  ammogliare  Nietzsche.  Il  quale  era  il
 curiosità  do  ancora  una  notizia:  una  sera,  poco  tempo  primo a rendersi conto che per lui la cosa non era per
 fa,  ero  quasi  deciso  a  sposare  la  signorina  Rohr,  tanto  nulla  semplice.  Scrive,  un  po’  risentito,  a  Gersdorff:
 25
 mi era piaciuta» . Elisabeth fece subito il viso dell’ar-  «Veramente  divina  è  l’idea  di  te  seduto  con  quelli  di
 mi:  la  ragazza,  secondo  lei  e  chissà  perché,  non  era  Bayreuth  in  una  commissione  di  studio  sul  matrimo-
 adatta.  E  il  fratello  si  mise  subito  a  cuccia  dicendo  a  nio... Credi che le donne vengano da me a farsi passare
                                                                  26
 Elisabeth che in fondo aveva ragione e che le perplessi-  in rassegna per controllare se sono quelle giuste?» .
 tà di lei erano anche le sue. Ma alla Rohr pensava anco-  Pressato da Wagner, dagli amici, dall’ambiente, dalla
 ra nel 1876 e persino nel 1884 dopo che su di lui era  sua  posizione  di  scapolo  un  po’  sospetto,  Nietzsche  si
 passato  il  “ciclone  Lou”  e  Bertha,  trentaseienne  ma  spinse  a  fare  una  proposta  di  matrimonio,  ma  in  un
 sempre bella anche se meno allegra e un po’ malinconi-  modo che più goffo, intempestivo e balordo è difficile
 ca, era liberissima. Si sarebbe sposata solo dopo i qua-  immaginare. Nel 1876, mentre era in congedo dall’uni-
 rant’anni, nel 1890, col diplomatico fiorentino Agostino  versità per i soliti motivi di salute, si recò a Ginevra, con
 Stromboli,  quando  Nietzsche  era  in  manicomio  da  un  l’amico  Gersdorff,  per  distrarsi  e  cercare  di  rimettersi
 anno. In ogni caso Bertha Rohr lasciò a Nietzsche quel  in  sesto.  In  quella  città  conosceva  il  direttore  d’orche-
 tanto  di  spago  che  dava  a  tutti,  per  il  piacere  di  farsi  stra Hugo von Senger e andò a trovarlo. Von Senger in
 corteggiare, ma non gli fece mai intendere, neanche alla  quel  periodo  stava  dando  lezioni  di  pianoforte  a  due
 lontana,  che  era  disponibile.  Anzi,  a  un  certo  punto,  giovani  sorelle  russe,  originarie  di  Riga.  La  maggiore,
 dichiarando  la  sua  assoluta  contrarietà  al  matrimonio,  Mathilde  Trempedach,  che  aveva  ventitré  anni,  era
 che  era  uno  dei  modi  più  usati  per  togliersi  educata-  davvero  una  splendida  ragazza:  biondo-scura,  alta,
 mente dai piedi un corteggiatore poco gradito, gli fece  slanciata,  occhi  verdi.  Si  sa  come  vanno,  alle  volte,  le




 140                                       141





           0040.testo.indd   141                                    30-11-2009   12:13:57
   128   129   130   131   132   133   134   135   136   137   138