Page 129 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 129

mente ingenuo – e Overbeck lo era solo un po’ meno –
                   giovane puzzava. E gli scrisse: «Tra l’altro ho scoperto
 che come si era bevuto la storiella della Nielsen amica di  totale  assenza  dell’elemento  femminile  nella  vita  di  un
 Mazzini e rivoluzionaria poteva bersi qualsiasi altra cosa  che in vita mia non sono stato mai tanto con degli uo-
 e credere a un complotto. Come la mitomania, anche la  mini come Ella fa a Basilea, la sera: se siete tutti degli
 mania di persecuzione è un tratto presente, da sempre,  ipocondriaci  la  faccenda  non  deve  essere  molto  diver-
 nel carattere di Nietzsche e infatti esploderà nel manico-  tente.  A  quanto  pare  a  questi  giovani  mancano  delle
 mio  di  Jena  dove  è  ossessionato  dal  sospetto  che  tutti  donne... Santo cielo! Sposi una donna ricca! Perché mai
                                                          10
 congiurino contro di lui. Ma può anche darsi che colo-  proprio Gersdorff deve essere un uomo!» . Richard so-
 rando l’episodio “Nielsen” a tinte forti Nietzsche volesse  spettava Nietzsche di onanismo o di omosessualità e ne
 in qualche modo far dimenticare la figura da babbeo che  aveva parlato anche con Cosima.
 aveva fatto accettando la corte di una donna del genere,  Sul capo di Nietzsche c’è quindi, da sempre, l’ombra,
 oltretutto bruttissima. In ogni caso un rimedio peggiore  ammesso che sia tale, ma ai suoi tempi, quando il «Fuo-
                                                                    11
 del male.         ri» era molto di là da venire, lo era, dell’omosessualità .
 Va da sé che la Nielsen, come ricorda anche Overbe-  Certi rapporti, sia pur epistolari, con i suoi amici sem-
 ck, era una “demente”, una povera pazza che non aveva  brano suffragare questa ipotesi. A Rohde scrive: «Verrà
 mai conosciuto Mazzini, tanto meno era una rivoluzio-  il  tempo  in  cui  vivremo  più  a  lungo  insieme  e  l’uno
                                 12
 naria, e in Italia era stata internata non in una prigione  dentro  l’altro» .  In  un’altra  lettera  rimprovera  l’amico
 politica ma in un ospedale psichiatrico.  perché  in  un  suo  libro  non  ha  messo  debitamente  in
 Anche un’altra fan di Nietzsche, la contessa Diodati,  luce  il  fatto  che  il  vero  erotismo,  il  più  profondo,  è
                                   13
 che aveva intrapreso, non si sa su quale base e con quale  quello  pederasta   e  Rohde  gli  risponde  diffondendosi
 competenza, una traduzione della Nascita della tragedia,  sull’argomento.  È  vero  che  erano  entrambi  filologi  e
 subì nell’aprile del 1876 un crollo psichico, non molto  studiosi della grecità, dove la pederastia era di casa, ma
 diverso da quello che avrebbe avuto lo stesso Nietzsche  il tono del carteggio è parecchio ambiguo. Ancora più
 una dozzina di anni dopo, e fu rinchiusa in manicomio.  morboso è il rapporto con Paul Rée. All’inizio della loro
 Nietzsche,  da  vivo  e  da  morto,  ha  sempre  attratto  gli  amicizia  Rée  gli  scrive:  «Era  un  amore  infelice  quello
                                       14
 esaltati e gli squilibrati. È la sua personalità-limite, bor-  che  avevo  per  Lei!» .  E  Nietzsche  non  è  da  meno:
 derline,  come  la  sua  opera  spesso  al  confine  fra  una  «Amico  carissimo,  in  spirito  passeggio  per  ore  intere
 lucidità estrema, quasi agghiacciante, e la follia, a fago-  con Lei: come due uccelli stanchi di volare, non trovia-
 citare i mitomani, le menti deboli, i malati, i malriusciti,  mo nulla di meglio da fare che cinguettare fra noi appol-
                                           15
 gli impotenti, proprio coloro contro i quali il filosofo si  laiati  sullo  stesso  ramo» .  E  Rée  di  rimando:  «Non
 scaglia nei suoi libri. Nietzsche deve essere letto da per-  avremmo  dovuto  separarci,  vi  era  forse  un  favorevole
 sone sane e va preso, come lui stesso ammoniva, con le  magnetismo animale fra i nostri corpora. Vietato scrivere
                         16
 molle.            oltre» . Rée ricorda il loro idilliaco soggiorno a due a
 In  tanti  anni  la  Nielsen  era  stato  l’unico  aborto  di  Bex, dopo la fuga da Bayreuth, come «la luna di miele
                                       17
 relazione sentimentale di Nietzsche. C’era qualcosa che  della nostra amicizia» , e quando dedica a Nietzsche il
 non quadrava. Il primo a rendersene conto fu Richard  suo primo libro, L’origine dei sentimenti morali, scrive:
 Wagner  al  quale,  vitale  e  donnaiolo  com’era,  questa  «Al padre di questo scritto, con somma gratitudine – la




 136                                       137





           0040.testo.indd   137                                    30-11-2009   12:13:55
   124   125   126   127   128   129   130   131   132   133   134