Page 218 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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Perché sono un destino
1.
Conosco il mio destino. Un giorno il mio nome sarà associato al ricordo di qualcosa di
prodigioso, - a una crisi, come non ve ne furono mai sulla terra, alla più profonda collisione
della coscienza, a un verdetto evocato contro tutto ciò che è stato finora creduto, preteso,
santificato. Io non sono un uomo, sono dinamite. - E con tutto ciò non vi è in me nulla del
fondatore di religioni - le religioni sono affari per la plebe, io ho bisogno di lavarmi le mani
dopo il contatto con uomini religiosi... Non voglio «credenti», penso di essere troppo maligno
per credere a me stesso, non parlo mai alle masse... Ho una paura terribile che un giorno mi
canonizzino: si indovinerà perché pubblico prima questo libro, deve impedire che con me si
commettano degli eccessi... Non voglio essere un santo, piuttosto un buffone... Forse sono un
buffone... E tuttavia, o piuttosto, non tuttavia - perché non ci fu niente di più menzognero
sinora del santo - per bocca mia parla la verità. - Ma la mia verità è terribile: poiché finora si
è chiamata verità la menzogna. Trasvalutazione di tutti i valori, questa è la mia formula per
un atto di sublime autodeterminazione dell'umanità, che è divenuto in me carne e genio. La mia
sorte vuole ch'io debba essere il primo uomo come si deve, ch'io mi sappia in opposizione a
una falsità di millenni... Io sono il primo ad aver scoperto la verità, per il fatto che io per
primo ho sentito - ho fiutato la menzogna come menzogna... Il mio genio è nelle mie narici... Io
contraddico come mai è stato contraddetto e ciononostante sono il contrario di uno spirito
negatore. Io sono messaggero di buone novelle come non ce ne fu nessuno, conosco compiti di
un'altezza per la quale finora è mancato il concetto; solo a partire da me ci sono ancora
speranze. Con tutto ciò sono necessariamente anche l'uomo della fatalità. Poiché quando la
verità dà battaglia alla menzogna di secoli, avremo sconvolgimenti, un sussulto di terremoti,
uno spostamento di monti e valli, come non se ne sono mai sognati. Il concetto di politica è
trapassato con ciò interamente in una guerra di spiriti, tutte le forme di potere della vecchia
società sono saltate in aria - si basano tutte sulla menzogna: ci sarà guerra, come non c'è stata
mai sulla terra. Solo a partire da me ci sarà sulla terra una grande politica. -
2.
Si vuole una formula per un tale destino, che diventa uomo? È nel mio Zarathustra.
- e chi vuol essere un creatore nel bene e nel male, costui deve essere prima un
distruttore e spezzare valori.
Così il male più alto appartiene alla più alta bontà: ma è quest'ultima che crea?
Io sono di gran lunga l'uomo più terribile che sia esistito sino ad ora; ciò non esclude che
sarò il più benefico. Conosco il piacere di distruggere in una misura conforme alla mia forza