Page 156 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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      possibile . L'aspetto di critica dell'ideologia emerge anche da ciò che in Ecce homo è detto
      a  proposito  del  «ritardo»  tedesco,  rispetto  al  Rinascimento  e  rispetto  a  Napoleone,  per
      comprendere  il  quale  si  dovrebbe  tener  presente  tutto  lo  schema  di  «storia  universale»
      presente  in  Nietzsche:  il  Rinascimento  è  stata  la  premessa  di  quella  «svolta»  verso
      l'affermazione della vita già prima ricordata, Napoleone non è tanto il dittatore, l'uomo
      forte,  quanto  l'unificatore  d'Europa,  rispetto  al  quale  le  guerre  di  liberazione  nazionali

      hanno  costituito  un  passo  indietro,  diffondendo  una  névrose  nationale  che  ha  privato
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      l'Europa del suo senso .
         Nell'evocazione finale di Dioniso, che chiude Ecce homo, non si dovrebbe dunque vedere
      l'evocazione  di  un  qualche  culto  sotterraneo  e  misterioso,  contro  i  quali  Nietzsche

      polemizzava aspramente nell'Anticristo: riapprendere in Dioniso il maestro della  «grande
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      ragione» ,  di  una  ragione  problematica,  che  si  conosce  nella  sua  parzialità  e  nei  suoi
      limiti, ma perciò stesso nelle sue possibilità di sviluppo; questo aspetto generalmente così
      poco considerato del pensiero nietzscheano è quello che forse oggi ha ancora qualcosa da
      dire, anche per sciogliere quell'«enigma Nietzsche» così stupendamente presentato in Ecce

      homo.

                                                                                            ALDO VENTURELLI




      1  Per la storia della composizione di Ecce homo e per i problemi di edizione che tale testo comporta, cfr. «Sulla composizione
      delle opere e degli scritti postumi del 1888» e «Note al testo di Ecce homo», in Opere di Friedrich Nietzsche. Edizione italiana
      diretta da G. Colli e M. Montinari, vol. VI, 3, Milano, 1970, pp. 460-471; pp. 542-590.
      2
         Cfr.  Ecce  homo,  in  questa  edizione,  p.  252  e  pp.  262-263.  Nelle  note  successive  verrà  utilizzata  la  sigla  EH,  seguita
      dall'indicazione della pagina.
      3
         Sulla  progettata  «dichiarazione  di  guerra»,  cfr.  Opere,  vol.  VI,  3,  cit.,  pp.  585-587,  e  gli  abbozzi  rimasti  in  Opere  di  F.
      Nietzsche, vol. VIII, 3, Milano, 1974, pp. 413-416.
      4  Cfr. la lettera all'editore Naumann del 6 novembre 1888, riportata in Opere, vol. VI, 3, cit., p. 438.
      5  Cfr. le lettere a Strindberg, a Zimmern, a Brandes, riportate in Opere, vol. VI, 3, pp. 446-448.

      6  Cfr. F. Nietzsche, L'Anticristo, in questo volume, p. 84 e in TEN 14, p. 93, Roma, Newton Compton, 1993.
      7  EH, p. 215.
      8  Come fa G. Mosse, Intervista sul nazismo, a cura di M.A. Ledeen, Bari 1977, p. 46.
      9  EH, p. 229.
      10  Sulla ricezione di Nietzsche durante il nazismo cfr. H. Langreder, Die Auseinan-dersetzung mit Nietzsche im dritten Reich.

      Ein Beitrag zur Wirkungsgeschichte Nietzsches, Kiel, 1971, e M. Montinari, «Appunti su Nietzsche e il Nazionalsocialismo
      (L'interpretazione di Alfred Bäumler)», in Studi tedeschi, XVII, 4, 1974, pp. 49-71.
      11
         Cfr. M. Montinari, G. Colli, «Note al testo di Ecce homo», in Opere, vol. Vi, 3, cit., p. 589. D'altronde lo stesso Freud vedeva
      proprio  nella  maestria  della  forma  di  EH  una  ragione  fondamentale  per  considerare  «seriamente»  tale  opera  e  non  trattarla
      soltanto come indicativa della imminente catastrofe psichica dell'autore: cfr. la discussione su «Ecce homo» in Minutes of the
      Vienna Psychoanalytic Society, vol. 2, New York, 1962.
      12
         Come apparve a Peter Gast, cfr. la lettera a Overbeck del 27 febbraio 1889, riportata in Opere, vol. VI, 3, cit., p. 551.
      13
         EH, p. 218
      14
         Ivi, p. 217.
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