Page 141 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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piacere  di  creare,  perché  si  affermi  in  eterno  la  volontà  di  vita,  deve  eternamente  esistere

      anche il «tormento della partoriente»... La parola Dioniso significa tutto questo: non conosco
      simbolismo  più  alto  di  questo  simbolismo  greco,  di  quello  delle  feste  dionisiache.  In  esse
      viene sentito religiosamente il più profondo istinto della vita, quello per il futuro della vita,
      per l'eternità della vita, - e la via stessa alla vita, la generazione, è sentita come la via sacra...
      Solo  il  cristianesimo,  con  il  suo  fondamentale  ressentiment  contro  la  vita,  ha  fatto  della
      sessualità qualcosa di impuro: ha gettato fango sull'inizio, sul presupposto della nostra vita...


      5.
         La psicologia dell'orgiasmo come psicologia di un prorompente senso di vita e di forza,
      all'interno del quale anche il dolore agisce come stimolo, mi fornì la chiave per comprendere
      il  concetto  di  sentimento  tragico,  frainteso  sia  da  Aristotele  sia,  in  particolare,  dai  nostri
      pessimisti. La tragedia è tanto lontana dal dimostrare qualcosa sul pessimismo dei Greci nel
      senso di Schopenhauer, che deve anzi essere intesa come il suo deciso rifiuto e la sua istanza

      contraria. L'assenso alla vita anche nei suoi più incogniti e duri problemi; la volontà di vita,
      che è lieta di sacrificare alla propria inesauribilità i suoi tipi più alti - questo io ho chiamato
      dionisiaco, questo io ho indovinato come il ponte verso la psicologia del poeta tragico. Non
      per liberarsi dallo sgomento e dalla compassione, non per purificarsi da un affetto pericoloso
      mediante un veemente scaricarsi di esso - così lo intendeva Aristotele -: ma, oltre lo sgomento
      e  la  compassione,  per  essere  noi  stessi  l'eterno  piacere  del  divenire,  -  quel  piacere  che
      racchiude ancora in sé il piacere dell'annientamento... Torno così a toccare il punto da cui

      una volta sono partito - la «nascita della tragedia» fu la mia prima trasvalutazione di tutti i
      valori: mi rimetto così sul terreno dal quale cresce la mia volontà, il mio potere - io, l'ultimo
      discepolo del filosofo Dioniso - io, il maestro dell'eterno ritorno...
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