Page 34 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 34

punto  dichiarato  fermo  affascina  Keplero,  ed  è  un  punto  di

                partenza per una sfida che lo coinvolgerà costantemente: quella

                di trovare un vero motivo per cui i suoi contemporanei debbano

                preferire il sistema copernicano a quello tolemaico.

                   Keplero,  che  definisce  più  volte  terrificante  l’ipotesi  di  un
                universo  infinito  del  tipo  prospettato  in  quegli  anni  da

                Giordano Bruno, non è affatto spaventato dall’infinito spazio di

                Cusano, che si disegna come un astratto spazio geometrico, più

                                                                                3
                indeterminato  nei  suoi  confini  che  infinito :  uno  spazio  «al
                limite  infinito»,  dove  le  circonferenze  e  le  linee  curve  si

                                                                   4
                identificano  all’infinito  con  le  rette ,  secondo  una  innovativa
                visione  geometrica  che  Keplero  riprenderà  poi  nella  propria

                originale trattazione delle coniche, presentata nell’Optica alcuni

                                   5
                anni più tardi .
                   Un  tema  profondamente  radicato  nelle  opere  di  Cusano

                riguarda la teoria della conoscenza e in particolare l’importanza

                                                             6
                della misura e della proporzione , due strumenti che ritroviamo
                a  fondamento  anche  del  lavoro  svolto  da  Keplero  nei  più

                differenti  filoni  di  ricerca.  Come  abbiamo  già  accennato,

                secondo  il  filosofo  tedesco  l’uomo  non  può  conoscere

                completamente  il  creato,  né  può  comprendere  totalmente  il

                Creatore. Il titolo della sua opera più nota, De docta ignorantia,

                si riferisce proprio al fatto che la miglior eventualità consiste nel

                capire e accettare questa impossibilità di conoscere esattamente
                la realtà. Cusano ci invita però a non abbandonare lo sforzo di

                approssimare  sempre  meglio  alla  verità  la  nostra  idea  della

                realtà, compiendo un’operazione simile a quella di coloro che,

                calcolando  l’area  di  un  poligono  inscritto  in  un  cerchio  e

                aumentando  di  volta  in  volta  il  numero  dei  lati  del  poligono
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39