Page 30 - Keplero. Una biografia scientifica
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fortuna strepitoso: per il nuovo anno ha previsto un’ondata di
freddo e un’invasione dei turchi, ed egli stesso scrive che, di lì a
poco, riguardo alle genti delle Alpi, si «riferisce che cade loro il
naso se, rientrando a casa, se lo soffiano», mentre i turchi hanno
devastato, messo a fuoco e saccheggiato mezza Europa,
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arrivando fino a Vienna . Keplero non crede nelle previsioni
degli oroscopi, anzi disprezza profondamente coloro che
tentano di ridurre il fascino dello studio dei cieli a cercar la
risposta a questioni meschine; ma d’altra parte è certissimo che,
come l’orecchio coglie l’armonia dei suoni e l’occhio l’armonia
di forme e colori, così l’anima possa cogliere un’armonia del
cosmo, che concretamente si realizza nelle posizioni relative e
nel moto dei pianeti. È sicuro quindi che una parte molto
profonda di noi sia influenzata da questa musica astronomica, al
cui studio dedicherà in seguito una buona parte delle proprie
energie. Già da queste prime pagine è possibile intuire il motivo
per cui Keplero sia poco tradotto e conosciuto, se non per le sue
tre arcinote leggi: da un lato la sua passione per una visione
armoniosa del mondo crea un eccesso di contrastanti elementi
(fisica, filosofia, astronomia, musica, politica, matematica), che
rende diffidente l’approccio del lettore moderno; dall’altro il suo
inserire anche gli errori, le vie sbagliate o sterili intraprese,
l’aggiungere preghiere o poesie, il suo fare di ogni opera quasi
un diario sia della propria vita, sia dei propri ragionamenti
scientifici, appesantisce notevolmente la lettura dei suoi lavori.
Eppure, a chi riesce ad avventurarsi per gli intricati percorsi dei
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suoi ragionamenti, Keplero regala emozioni vivissime .