Page 33 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 33
Creatore di tali concordanze.
Forma e armonia: un bagaglio di conoscenze
Il «divino Cusano»
Iam nobis manifestum est, Terram in veritate moveri.
Nicola Cusano, De docta ignorantia.
Tra i filosofi che lasciarono un’impronta profonda nella forma
mentale di Keplero, un posto privilegiato è occupato da un suo
1
compatriota: Nikolaus di Kues, detto Nicola Cusano . Cusano,
nato a Kues nel 1401, era vissuto in un clima differente. La
Chiesa non doveva ancora difendersi dalla crisi della Riforma,
ed egli aveva potuto farsi ordinare vescovo pur affermando la
2
mobilità della Terra nei cieli . La motivazione di una tesi allora
tanto insolita emerge in maniera semplice ma evidente, se si
accetta il principio di Cusano secondo cui l’intelligenza
dell’uomo non può «possedere» fino in fondo la comprensione
di Dio e della sua creazione, e che un enorme passo avanti viene
fatto dall’uomo quando comprende che egli conserverà sempre
un margine di «ignoranza», battezzata dal filosofo «dotta»
perché appunto consapevole, cosciente. L’universo a questo
punto non può avere dimensioni finite e precise, perché in tal
caso l’uomo potrebbe al limite misurarle. Ora, se l’universo non
ha confini precisi, non è possibile trovare un suo centro (centro
rispetto a che cosa?), né decidere quali punti siano fermi (fermi
rispetto a che cosa?) e quali in moto. È l’osservatore, di volta in
volta, a scegliere un punto di riferimento, e a vedere gli altri
corpi celesti «come» in moto rispetto a quel punto, che per noi
uomini è la Terra. L’indifferenza dei fenomeni al mutare del