Page 32 - Keplero. Una biografia scientifica
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dell’infanzia.

                   Il  titolo  del  suo  primo  libro,  pubblicato  nel  1596,  sarà

                Mysterium  cosmographicum,  ovvero  Il  mistero  della  forma  del

                cosmo. Si tratta di un’opera che non contiene nessuna delle leggi

                per cui Keplero è divenuto famoso, ma che non va considerata
                di  minore  importanza.  Lo  stesso  Keplero,  quasi  alla  fine  della

                propria carriera e ormai famoso dopo la pubblicazione di opere

                come Astronomia nova,  o  Harmonice mundi,  deciderà  di  dare

                alle stampe una edizione riveduta e corretta del suo Mysterium,

                a ben venticinque anni di distanza dalla prima edizione.

                   Un semplice riassunto del contenuto del libro rischierebbe di

                tratteggiare l’immagine di un genio che, folgorato da una assai

                strampalata coincidenza, cerca in tutti i modi di rivestirla di una

                parvenza scientifica. Per comprendere, invece, quanto logico e

                consistente  apparisse  il  modello  del  Mysterium  agli  occhi  di

                Keplero,  o  di  chi  avesse  ricevuto  una  analoga,  raffinata
                educazione  nella  cultura  tedesca  di  fine  Cinquecento,  è

                necessario  recuperare  quegli  ingredienti  che  stanno  alle

                fondamenta di questa strana costruzione geometrica.

                   Dobbiamo  infatti  immaginare  un  giovane  Keplero  fresco  di

                studi che, nella valigia degli attrezzi con cui intendeva costruire

                il  proprio  modello  dei  cieli,  custodiva  le  lezioni  apprese  alla

                facoltà  di  teologia  di  Tubinga.  Come  abbiamo  già  detto,  nel

                corso dei suoi studi Keplero ebbe la fortuna di approfondire i

                particolari  dell’astronomia  copernicana,  ma  dobbiamo  tenere

                presente come una traccia altrettanto profonda fu quella lasciata

                dalle ore dedicate a materie fondamentali, come la teologia o la
                filosofia, discipline che, ai suoi occhi, invitavano a riconoscere

                nell’ordine e nella bellezza dell’armonia dei fenomeni naturali il
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