Page 29 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 29
fondata dai nobili per i loro stessi figli. Inaugurata il primo
luglio del 1574, è considerata come l’istituzione rivale a quella
gesuitica.
A Keplero, che insieme al ruolo di insegnante di matematica
assume l’incarico di matematico della provincia, non viene
riservata un’accoglienza molto eccitante: il salario è minore di
quanto prendesse il suo predecessore e l’assunzione prevede un
periodo di prova di un paio di mesi. All’inizio fatica a integrarsi:
alle sue lezioni partecipano pochi studenti il primo anno, e
nessuno il secondo. Keplero annota sui propri appunti la
sensazione di essere eccessivamente schietto e di risultare inviso
ai superiori. In realtà questo sembra semplicemente un indizio
della sua ipocondria, visto che, in ogni scritto conservato,
emerge al contrario una costante stima nei confronti del giovane
insegnante, che è anzi difeso, per esempio con l’osservazione che
la mancanza di allievi è dovuta non all’imperizia del docente, ma
all’osticità della materia, poiché «la matematica non è cosa da
13
tutti» . Sono solo i racconti di Keplero a presentare lezioni
caotiche e ricche di disparate digressioni. In alcune note scritte
nel 1597, egli si descrive come sopraffatto dall’urgenza dei
propri ragionamenti, letteralmente da una cupiditas
14
speculandi . Per questo motivo è continuamente spinto ad
aprire nuove parentesi nei propri discorsi, andando a parare, al
termine di ogni lezione, ben lontano dal tema che si era prefisso
di presentare.
Eppure, anche se gli inizi non sono stati incoraggianti, presto la
quotazione di Keplero sale, è il caso di dirlo, alle stelle. Questo
perché tra i compiti del matematico vi è la stesura di un
calendario annuale con l’oroscopo e Keplero ha un colpo di