Page 28 - Keplero. Una biografia scientifica
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Graz, capitale della provincia austriaca della Stiria, e i suoi
superiori hanno proposto il nome di Giovanni Keplero. La
notizia lo sconcerta: da una parte lo trattiene l’ormai imminente
conclusione degli studi teologici, dall’altra lo spingono il senso
del dovere e la riconoscenza verso coloro che lo hanno
mantenuto e istruito per tanti anni. Inoltre, in precedenza egli
aveva tacciato di vigliaccheria alcuni suoi compagni, proprio
perché avevano rifiutato incarichi analoghi con ogni sorta di
alibi.
Keplero non vuole comportarsi nello stesso modo. Accetta
quindi di partire per intraprendere la carriera di professore di
matematica, che gli sembra di gran lunga di minore importanza
rispetto a quella di pastore di anime. In tasca ha però la
promessa, da parte dei suoi superiori, di poter terminare gli
studi in un secondo tempo. Il 23 marzo 1594 il ventitreenne
Keplero lascia la sua amata università, senza immaginare che
non tornerà più nel Württemberg, se non di passaggio.
Dopo il primo lungo viaggio della sua vita, l’11 aprile arriva a
Graz. La situazione, dal punto di vista religioso, è alquanto
diversa da quella che ha lasciato nella sua terra. Se il
Württemberg, pur avendo optato per la strada della tolleranza,
poteva essere considerato una roccaforte della fede luterana, in
Austria molti prìncipi hanno deciso di restare cattolici, e gli
scontri sono molto forti. L’arciduca Carlo ha concesso fiducia ai
Gesuiti, donando loro nel 1573 un grande edificio affinché vi
istituiscano un proprio collegio, e i Gesuiti espandono
progressivamente il loro potere finché, nel 1586, realizzano una
vera e propria università, con tanto di avallo del Papa.
Per contro, la Stiftsschule, dove è diretto Keplero, è stata