Page 107 - Keplero. Una biografia scientifica
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l’ipotesi fisica, il ritardo di tempo necessario a percorrere un
certo tratto dell’orbita è pari alla somma di tutte le distanze tra
pianeta e centro comprese in quel tratto. Se ne deduce che quel
tempo è proporzionale all’area sottesa dal tratto stesso, il che è
appunto l’enunciato della seconda legge.
3.9 I due schemi con cui Keplero riassume i diversi passaggi che lo portano
alla formulazione della legge delle aree.
Keplero avverte però il lettore che finora ha utilizzato una
approssimazione, perché ha calcolato le distanze dal centro del
cerchio, ottenendo appunto un raggio costante per ciascun
settore. In realtà l’orbita è eccentrica e le distanze vanno
calcolate a partire dal Sole, perché la velocità varia appunto in
modo inverso alla distanza dal Sole (figura 3.5). Le difficoltà che
questa sostituzione comporta sono diverse, poiché il segmento