Page 88 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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vicina a Giove era la più piccola di tutte, di conseguenza le altre apparivano
più grandi. Le distanze tra Giove e i tre astri consecutivi erano tutte uguali e
di 2’, ma la più occidentale era lontana dalla più vicina a essa di 4’. Erano
molto luminose e per nulla scintillanti, come apparvero sempre, sia prima,
che dopo. Tuttavia, alla settima ora c’erano soltanto tre stelle di tale aspetto
rispetto a Giove:
Erano appunto perfettamente sulla medesima retta. La più vicina a Giove era
assai piccola e lontana 3’ da esso; da questa, la seconda distava 1’, invece la
terza dalla seconda 4’ 30’’. Poi, dopo un’altra ora, le due stelline intermedie
erano ancora più vicine; erano, infatti, lontane appena 30’’ soltanto.
Il giorno 16 alla prima ora della notte, vedemmo tre stelle disposte in
questo ordine:
Due affiancavano Giove, lontane da esso di 0’ 40’’ da una parte e dall’altra;
invece la terza a occidente distava da Giove 8’. 150 Le più vicine a Giove non
sembravano più grandi, ma più luminose di quella più lontana.
Il giorno 17 a 30 minuti dal tramonto, la configurazione era di tal fatta:
L’unica stella orientale distava da Giove 3’ e del pari l’unica a occidente era
lontana da Giove 11’. L’orientale appariva due volte più grande
dell’occidentale e non ce n’erano altre oltre a queste due. Tuttavia, dopo
quattro ore, a un’ora appunto vicinissima alla quinta, una terza stella iniziò ad
affiorare dalla parte orientale, che prima – come penso – era congiunta con la
precedente, e la posizione era questa:
La stella intermedia vicinissima all’orientale distava da essa solo 20’’ e,