Page 87 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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annotai le ore delle osservazioni, soprattutto quando se ne ebbero più di una
durante la medesima notte. Infatti, le rivoluzioni di questi pianeti si mostrano
così veloci, che di solito è possibile prendere anche le differenze orarie.
Allora, il giorno 12 alla prima ora della notte seguente, vidi gli astri
disposti in questa maniera:
La stella più orientale era più grande della più occidentale, entrambe
tuttavia molto evidenti e splendenti. Tutte e due distavano da Giove di 2’.
Anche la terza stellina, per nulla visibile in precedenza, iniziò ad apparire alla
terza ora, che quasi toccava Giove dalla parte orientale ed era assai piccola.
Tutte stavano sulla medesima retta e ordinate lungo la linea dell’eclittica.
Il giorno 13, inizialmente da me furono viste quattro stelline, in questa
disposizione rispetto a Giove:
Erano tre a occidente e una a oriente. Formavano una linea
approssimativamente retta, poiché l’intermedia delle occidentali deviava dalla
retta di un pochino verso settentrione. La più orientale era lontana da Giove
2’; le distanze tra le altre e Giove erano ciascuna di 1’ soltanto. Le stelle
mostravano tutte la medesima grandezza e, benché piccole, erano tuttavia
luminosissime e di gran lunga più splendenti delle stelle fisse della medesima
grandezza.
Il giorno 14, il tempo fu nuvoloso.
Il giorno 15 149 alla terza ora della notte, le quattro stelle stavano in
relazione a Giove nella formazione disegnata qui di seguito:
Erano tutte a occidente e disposte approssimativamente sulla medesima linea
retta. Infatti, la terza da Giove si sollevava di un pochino verso borea; la più