Page 33 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Cinquecento. Questi intermezzi, che facevano da cornice a
rappresentazioni teatrali, erano gioielli che incorporavano
complicati marchingegni teatrali, e coinvolgevano cantanti e
musici. Galilei contribuí con almeno un brano a questi grandiosi
spettacoli: un’elegia basata sul discorso che il povero Ugolino
pronunciò sull’orlo del pozzo dell’Inferno di Dante. L’ovvia
inversione dello spettacolo, in cui la rappresentazione faceva da
cornice e incorporava gli intermezzi, si sviluppò rapidamente a
Firenze negli anni Novanta del Cinquecento, e si risolse nel
1600 con Euridice, di Jacopo Peri, la prima opera lirica di cui si
sia conservata la partitura; Cigoli ne realizzò la scenografia.
L’occasione fu un nuovo matrimonio nella famiglia Medici. Il
movimento a cui Galilei e la Camerata appartenevano non
costituiva un’insignificante mobilitazione dei polemici teorici
musicali, ma un’importante componente di una cultura artistica
e aristocratica. Galileo aveva profonde radici in questa cultura
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ed era legato a Peri e alla Camerata .
Zarlino si lamentò per il tradimento del suo ex studente e lo
mise per iscritto, nel 1588. In risposta, Galilei descrisse ulteriori
esperimenti per mostrare lo scarso adattamento dell’orecchio
italiano agli accordi pitagorici e tolemaici; enunciò la cosiddetta
«legge di Galilei» (due consonanze successive della stessa
specie non producono una consonanza, e la differenza fra
un’ottava e una consonanza è una consonanza); e mise a segno
un colpo molto preciso alla numerologia tradizionale. Perché
prendere le lunghezze delle corde vibranti come definizione
della tonalità? Se si scelgono invece le tensioni, per corde di
pari lunghezza, la quinta corrisponde al rapporto 9:4, l’ottava a
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4:1, e cosí via . Vincenzo si avvalse probabilmente dell’aiuto
di Galileo per mettere a punto gli esperimenti alla base di questi
rapporti. Questi comprendevano prove con corde simili tese da
pesi differenti, e corde con diverse sezioni sottoposte a pesi
simili. Padre e figlio studiarono le deviazioni dall’unisono
causate dalla natura, dalla struttura e dall’aspetto delle corde, e