Page 313 - Galileo. Scienziato e umanista.
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minacciava in linea di principio anche la struttura della religione
comunemente accettata. Ma lo faceva anche in pratica, a causa
della fusione interdisciplinare tra dottrina cattolica e filosofia
aristotelica sanzionata dal Concilio di Trento. Le alte gerarchie
della Chiesa erano state educate all’interno di tale fusione, e
molte delle persone ancora ai vertici nel 1615, in particolare
Bellarmino e Paolo V, erano difensori rigidi del dettato
tridentino e delle prerogative papali. Solitamente, però, le
controversie tra professori che non toccavano questioni di fede
non suscitavano l’attenzione dei censori; e proprio come la
filosofia platonica e altre filosofie devianti riuscivano a sottrarsi
alla censura, cosí anche le grandi questioni relative alla fluidità
dei cieli e alla rocciosità della Luna da sole non avrebbero
indubbiamente attratto l’immediata attenzione del Sant’Uffizio.
Ciò che risvegliò la sua vigilanza fu il tentativo di fare del
copernicanesimo la cornice di un sistema del mondo alternativo.
La sfida lanciata al cosmo tradizionale da un universo
eliocentrico non era il cuore della questione, sebbene
significasse senza dubbio molto per le persone che avevano
creduto e insegnato per decenni alla vecchia maniera. Né la cosa
cruciale era la geometria copernicana: solo i matematici si erano
preoccupati dei modi in cui gli astronomi sistemavano orbite,
sfere, epicicli, equanti ed eccentrici nei loro calcoli. Ciò che
preoccupava di piú il Sant’Uffizio era l’opposizione formale a
un Sole stazionario che si poteva ricavare dalle Scritture in passi
come Giosuè 10,12. Perché mai un uomo ispirato da Dio
dovrebbe ordinare al Sole di fermarsi se non fosse stato in
movimento? Ma neppure questa considerazione avrebbe forse
potuto imporre il problema all’attenzione degli inquisitori se
alcuni volontari, tra cui Galileo, non avessero inteso forzare le
chiare parole delle Scritture per consentire, e addirittura
favorire, un universo eliocentrico. I volontari ignoravano un
decreto di primaria importanza del Concilio di Trento:
«nessuno, negli argomenti di fede e di morale che riguardano la