Page 181 - Galileo. Scienziato e umanista.
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all’ipotesi copernicana, e con l’arco BFE come l’estensione dei
cieli visibili da essa a mezzogiorno; in questo caso il Sole si
trova in C. Un osservatore tolemaico in A che vedesse il
medesimo arco BFE sopra di lui si troverebbe su una montagna
alta r[sec(α – 1)] miglia. Utilizzando i valori tolemaici standard
s = 1216r, R = 45,225r e r = 3035 miglia, dove s e R sono,
rispettivamente, i raggi dell’orbita del Sole CL e della sfera
delle stelle CB, Galileo trovò h = 1,10 miglia, un valore che
darebbe sicuramente luogo a un effetto osservabile, dato che α =
1°30´. Ma per i copernicani, aggiunse Galileo, R è molto piú
grande di 45,000r e, di conseguenza, la linea BLE coincide, in
pratica, con DIH, h = 0 e l’orizzonte in entrambi i sistemi,
tolemaico e copernicano, divide la sfera celeste in due metà
apparentemente uguali. «Dimmi per favore se pensi che
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Copernico possa essere salvato in questo modo» .
Alcuni mesi dopo questo supporto privato all’eliocentrismo,
Galileo venne sfidato a dichiarare pubblicamente da che parte
stava. Giovanni Keplero (Johannes Kepler), che in quel
momento aveva un posto precario di docente di matematica in
una scuola secondaria luterana della cattolica Austria, inviò in
Italia due copie della sua nuova e misteriosa opera, Mysterium
cosmographicum, attraverso l’insegnante di musica della
propria scuola, Paul Homberg. Dato che Keplero non aveva mai
sentito il nome di «Galilaeus Galilaeus», il cui nome ridondante
lo avrebbe piú tardi divertito, dev’essere stato Homberg a
scegliere Galileo come una persona cui sarebbe valsa la pena
consegnare una copia del Mysterium – o meglio, fu Venezia a
mettere Galileo sulla strada di Homberg, grazie alla sua politica
illuminata di incoraggiare gli stranieri e perfino gli eretici come
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Homberg a studiare a Padova . Fu un episodio importante,
perché Galileo, che raramente leggeva lavori di matematica e di
filosofia di contemporanei, a meno che non gli fossero stati
donati, o fosse stato attaccato in essi, da solo non sarebbe
probabilmente inciampato nel libro di Keplero. Stava per