Page 116 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 116
proibiti, censurando minuzie quali gli strumenti degli stampatori
e le lettere miniate. Non anticipò tuttavia la condanna della
trattazione copernicana dell’astronomia, raccomandandola in
tutte e tre le edizioni. I libri di Vincenzo Galilei appaiono nella
9
sezione dedicata alla musica . Raramente, tuttavia, liberi
pensatori di questo tipo trovano un posto nell’elenco di letture
10
consigliate di Possevino : per lui «libertà» equivaleva a
«licenza». La volontà e gli ordini di Dio, gridava, insieme alla
legge mosaica e a quella naturale, condannano la libertà di
11
pensiero come la fonte da cui sgorgano l’eresia e l’ateismo .
«Oh ignobile e miserabile studio della filosofia, se attraverso di
esso gli uomini imparano a difendere idee empie e a disprezzare
la teologia, madre delle dottrine piú vere e sicura guida a un
12
pensare e a un vivere corretti!» . Un buon esempio del peggior
genere possibile di filosofo è Averroè, «che alcuni folli
[commentatori] mettono sullo stesso piano di Aristotele e a uno
superiore di san Tommaso», sebbene sia assurdo, stupido e
pernicioso. Ciononostante, Possevino raccomandava Borro,
sostenitore di Averroè – indice del fatto che, come altri
13
compilatori minori, egli non leggeva i libri cui si riferiva .
Possevino era terrorizzato dal minimo cenno di oscenità.
Raccomandava che dei poeti classici venissero letti soltanto
brani selezionati; ellissi come foglie di fico non fanno che
eccitare inopportune curiosità. Sarebbe rimasto poco
dell’Ariosto. La nudità lo faceva impazzire – e quindi, forse,
anche i bovisti spogliarellisti. Sosteneva che la ricomparsa del
nudo nell’arte («le mostruose immagini di donne nude») erano
opera del diavolo, per vendicarsi dell’evangelizzazione del
14
Nuovo Mondo . «Chiunque mantenga una qualche onestà di
cuore quasi non osa guardarsi svestito». L’uomo aveva dei
problemi, esacerbati, forse, dall’aver visto un libro di poesie
15
erotiche e anticlericali che aveva curato inserito nell’Indice .
Eppure – siamo ancora con Possevino – come era lecito a
Giuditta imbellettarsi dopo alcune misure profilattiche per