Page 113 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Quando  Galileo  tenne  la  propria  lezione  inaugurale  nel
                dicembre  del  1592,  il  personaggio  piú  importante  del  campus

                era  Cesare  Cremonini,  il  nuovo  professore  di  filosofia,  di
                quattordici  anni  piú  anziano  di  lui  (tav.  9).  Cremonini  era

                arrivato  all’università  soltanto  un  anno  prima,  con  la
                reputazione  di  essere  un  insegnante,  un  uomo  dallo  stile

                raffinato, uno scrittore e un filosofo. Veniva dall’Università di

                Ferrara,  dove  era  stato  molto  vicino  al  duca  e  aveva  stretto
                amicizia con Tasso; aveva scritto commedie e poemi, capiva di
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                matematica  ed  era  in  grado  di  praticare  la  medicina .  La  sua
                lezione  inaugurale  a  Padova  trasmette  i  sentimenti  di  un

                professore  appena  chiamato  dalla  provincia  e  l’eloquenza  che
                avrebbe  presto  portato  Cremonini  a  essere  il  portavoce  della

                Facoltà. Il tema era banale, lo svolgimento brillante.
                    Ognuno  di  noi  è  un  microcosmo  dell’universo,  disse  il

                professore;  dunque  l’introspezione  può  portarci  a  conoscere
                tanto  il  mondo  quanto  noi  stessi:  chi  conosce  sé  stesso  è  un

                filosofo naturale! Dio è un filosofo, anzi il piú coscienzioso dei
                filosofi, dal momento che la sua esistenza consiste interamente

                della contemplazione di sé stesso: «o giovani che siete proprio
                nel fiore degli anni […] l’anno in corso è da ritenersi veramente

                prezioso  per  voi.  […]  E  soprattutto  questa  città  di  Padova  –

                entro  la  quale,  in  questo  asilo  di  sapienza,  non  manca  alcuna
                occasione  di  perfezionare  lo  studio,  tanto  di  voi  stessi  quanto

                dell’intera realtà – è una città per voi estremamente fruttuosa ed
                assolutamente  meritevole  del  vostro  affetto  e  della  vostra

                ammirazione».  La  gloria  che  aveva  circondato  Atene  vive
                ancora  all’Università  di  Padova,  grazie  alle  generosità  e  alla

                perspicacia  dei  patrizi  che  hanno  governato  e  governano  la
                Serenissima Repubblica di Venezia: con spese ingenti e grande

                impegno hanno raccolto qui i piú grandi professori provenienti
                da  tutta  Italia  e  anche  dall’estero,  «a  vantaggio  dell’intera

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                Europa» .  Cremonini  era  uno  dei  grandi,  preparatissimo  nella
                propria  materia,  amato  dagli  studenti  e  feroce  verso  i  propri
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