Page 109 - Galileo. Scienziato e umanista.
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marroni dei monaci non dividerebbero i cristiani; i capisquadra
                si confonderebbero con gli operai, i patroni con i loro sottoposti.

                Quando  gli  uomini  andavano  in  giro  nudi  non  c’erano  conti,
                marchesi, servi o indigenti. Il diavolo ha inventato i vestiti cosí

                come ha escogitato l’artiglieria e le streghe – al diavolo dunque
                i vestiti! Se questo è il volere di Dio, però, Galileo indosserà la

                propria  toga,  come  fosse  un  fariseo  o  un  rabbino:  «Non  lo

                pensar, io non son mica Ebreo | Se bene e’ pare al nome e al
                casato | Ch’io sia disceso da qualche Giudeo». È un riferimento

                agli  uomini  di  Galilea  che  fissarono  gli  occhi  al  cielo
                all’ascensione di Cristo, non una rivelazione che Galileo, come

                Newton  o  Aristotele,  fosse  ebreo.  Senza  dubbio  è
                un’affermazione antisemitica: come la tonaca di un rabbino, la

                toga  accademica  è  un  mantello  per  nascondere  ogni  sorta  di
                furfanteria:  dato  che  coloro  che  la  indossano  si  sentono

                osservati quando entrano in un bordello, soddisfano le proprie
                necessità in altri modi, certamente piú pregiudizievoli alla loro

                salvezza.  Per  attirare  meno  attenzione  ed  evitare  il  censore
                dell’università (Cappone Capponi), i togati dottori strisciano per

                la città a quattro zampe (carpon carpone). La toga impaccia chi
                va  di  fretta,  proprio  come  l’armatura  impediva  Ruggiero  nei

                suoi movimenti (ma l’immagine sfuggí a Galileo).

                    Al lavoro il buon dottore è ugualmente ridicolo:



                      Non so com’ei non crepi nell’affanno,
                      Quand’egli ha intorn’a sé diciott’o venti,

                      Che, per udirlo, a bocca aperta stanno.
                      A me non par egli essere altrimenti,

                      Che sia tra i pettirossi la civetta.



                    Ma non tutte le civette sono uguali: quelle con una toga di
                velluto sono stimate in maggior grado di quelle che si possono

                permettere  soltanto  una  toga  di  lana  pettinata.  Oh,  sospira
                Galileo, se solo gli uomini fossero fatti come i fiaschi di vino
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