Page 108 - Galileo. Scienziato e umanista.
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non era che un esercizio per dominare una forma letteraria. Una
                delle  tecniche  preferite  di  Berni  era  quella  di  trattare  un

                argomento comune con un tono alto, «lodando [cosí Galileo ne
                aveva caratterizzato il metodo] le cose piú meschine: orinatoi,

                pestilenze,  debiti,  ecc.»       113 .  Galileo  adattò  la  tecnica  ai  propri
                fini  elaborando  una  filosofia  dei  vestiti  molto  prima  che  il

                professor Teufelsdröckh di Thomas Carlyle la riprendesse come

                se fosse una novità. Galileo seguí inoltre Berni nell’iniziare con
                la  domanda  socratica:  qual  è  il  sommo  bene?  Gli  scrittori  di

                satire nello stile di Berni amavano ridicolizzare la nozione del
                summum             bonum,           associandola            alla        nudità         e

                all’anticlericalismo       114 .
                    I  filosofi  hanno  discusso  del  summum  bonum  per  secoli,

                senza prendere una decisione e senza immaginazione, poiché –
                scriveva Galileo – non sapevano dove e come cercarlo.




                      Lo stil dell’invenzione è molto vario;
                      Ma per trovar il bene io ho provato

                      Che bisogna proceder pel contrario:
                      Cerca del male, e l’hai bell’e trovato;

                      Però che ’l sommo bene e ’l sommo male
                      S’appaion com’i polli di mercato  115 .



                    Se vuoi sapere chi è il peccatore, guarda a chi il prete dà la

                penitenza;  se  cerchi  le  canaglie  e  i  furfanti,  «basta  che  tu
                conosca  i  preti  e’  frati  |  Che  son  tutti  bontà  e  divozione».  In

                breve, per conoscere la cosa migliore al mondo, prendi la via
                piú semplice e cerca la peggiore. E la cosa peggiore al mondo

                è… l’abito. I vestiti sono la fonte di ogni inganno: nei bei tempi
                andati,  ognuno  sapeva  quanto  chiunque  altro  valesse:  una

                promessa  sposa  poteva  vedere  l’equipaggiamento  del  futuro
                compagno  –  e  comportarsi  di  conseguenza:  se  «lo  sposo  è

                troppo  mal  fornito»  e  ha  «il  mal  franzese»,  «gli  è  forza
                cambiarle  marito».  Senza  vestiti  le  tonache  bianche,  nere  e
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