Page 84 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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e  mill’altre  cose,  che  dipendono  dal  numero  settenario  de’

                      pianeti, sarebbero tutte s’in da’ fondamenti distrutte.




                     Oggi,  dopo  la  definitiva  vittoria  scientifica  di

                Galileo,  questo  genere  di  ottusità  astrologiche  fa

                semplicemente  ridere,  benché  gli  oroscopi  siano

                tutt’altro che finiti nel cestino dei rifiuti della storia.


                Diverso  il  caso  delle  ottusità  teologiche,  che  già

                avevano fatto piangere, e continueranno a farlo: fin

                dal 16 aprile 1611 il cardinal Bellarmino fiutò infatti

                il sangue di una nuova possibile preda e consultò i

                gesuiti del Collegio Romano, fra i quali primeggiava

                il riformatore del calendario Cristoforo Clavio.

                     Questi  aveva  già  sposato  nel  1581  la  posizione

                minimalista  e  convenzionalista  di  Osiander,

                scrivendo  nel  suo  Commentario  sulle  Sfere  di


                Sacrobosco:




                         Tutto ciò che si può concludere dall’assunto di Copernico

                      è che non è del tutto certo che gli eccentrici e gli epicicli siano

                      disposti come pensava Tolomeo.




                     Probabilmente                 era        stato         proprio           questo

                atteggiamento  compromissorio,  espresso  in  forma

                anonima  nella  prefazione  al  De  revolutionibus,  ad


                aver evitato i guai nel 1543. Anzi, il compromesso e

                l’equilibrio  risalivano  addirittura  al  II  secolo  p.e.v.,






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