Page 192 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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osta che si difenda la tesi della mobilità della Terra, e
immobilità del Sole nel mondo, che comunemente
in oggi s’insegna dagli autori cattolici».
Il dibattito che portò alla tempestiva decisione è
documentato dalla raccolta di atti Copernico, Galileo
e la Chiesa edita dalla Pontificia Accademia delle
Scienze nel 1992. In particolare, i commenti del
commissario del Sant’Uffizio Maurizio Olivieri
testimoniano che la Chiesa non ammise affatto,
sinceramente e decentemente, di aver invaso campi
non suoi: anzi, l’astuto domenicano argomentò che
il decreto del 1616 aveva avuto doppiamente ragione
su Galileo. Anzitutto, perché non è vero che il Sole è
immobile e al centro dell’universo: non è immobile in
quanto si muove sia attorno a se stesso sia verso la
costellazione di Ercole, e non è al centro in quanto si
trova nei fuochi eccentrici delle orbite planetarie. E
poi, perché non è vero che la Terra non è il centro e
si muove, in quanto è il centro gravitazionale
immobile degli oggetti terrestri.
Secondo Olivieri, in poche parole, Galileo si era
dunque ritrovato due volte dalla parte del torto: nel
1616, perché troppo avanti rispetto a ciò che si
poteva dimostrare allora, e nel 1820, perché troppo
indietro rispetto a ciò che si sapeva ora. Soddisfatto
delle proprie barzellette, il commissario si spinse
oltre e propose nel 1822 la rimozione dall’Indice dei
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