Page 191 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
P. 191
Terra confermato da un esperimento fisico-
matematico dell’abate Guglielmini.
Il risveglio definitivo fu causato nel 1820 da un
morso del Maestro del Sacro Palazzo, Filippo
Anfossi, che si ostinò a negare l’imprimatur agli
Elementi di ottica e di astronomia del canonico
Giuseppe Settele. Per inquadrare il livello dei due
protagonisti, la ragione di Anfossi era che il decreto
del 1616 non si poteva ritenere sorpassato, perché la
Bibbia rimaneva la stessa e continuava a insegnare
che il Sole sorge e tramonta. E la reazione di Settele,
esternata nel suo Diario il 3 gennaio 1820, fu che la
censura era certamente necessaria, essendo la libertà
di stampa una pestilenza per l’umanità, ma non
avrebbe dovuto essere affidata ad asini testardi come
i frati.
Pio VII, interpellato al riguardo, si limitò a
ricordare scherzando che quando Voltaire aveva
esposto a Federico II gli argomenti degli scienziati
europei a favore del moto della Terra, il re di Prussia
aveva obiettato che anche i selvaggi del Madagascar
avevano i loro a favore del moto del Sole. Ma presto i
giornali stranieri si impossessarono del caso e la
Santa Sede si rese conto che rischiava ormai di
rendersi ridicola di fronte al mondo intero: il 23
agosto 1820, quasi duecento anni dopo la condanna
di Galileo, il Sant’Uffizio decretò dunque il «nulla
191