Page 185 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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torre gira più velocemente di uno alla base, perché
percorre nello stesso tempo una circonferenza
maggiore. E poiché, quando un corpo situato sulla
torre cade, la sua velocità tangenziale si conserva per
il principio d’inerzia, ma l’effetto dovuto alla
rotazione diminuisce, la differenza si manifesta in
ogni istante come una velocità residua positiva e
crescente che spinge il corpo verso Est, nella
direzione della rotazione terrestre. Guardando le
cose dal di dentro, cioè sulla Terra, l’effetto continua
ovviamente a manifestarsi, ma il moto di rotazione
non si percepisce: sembra allora che il corpo sia
soggetto a una forza fittizia che lo spinge verso Est,
detta forza di Coriolis, che è appunto una
manifestazione osservabile e misurabile della
rotazione terrestre.
Nell’esperimento di Foucault succede una cosa
analoga, ma opposta: questa volta, infatti, l’effetto è
massimo ai Poli, dove l’asse terrestre sta sul piano di
oscillazione del pendolo, e nullo all’Equatore, dov’è
perpendicolare. Guardando di nuovo le cose dal di
fuori, il piano di oscillazione si mantiene fisso per il
principio d’inerzia e la Terra gli ruota sotto verso
Est, in 24 ore ai Poli e in un tempo infinito
all’Equatore, passando per le 36 ore da noi:
l’impressione è dunque che il piano del pendolo
ruoti verso Ovest. Guardando invece le cose dal di
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