Page 184 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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l’intera orbita terrestre e prendere le due misure
dallo stesso punto, ma a un intervallo di sei mesi.
Nel 1833 Henderson misurò in tal modo la prima
parallasse stellare e scoprì che α Centauri, la stella
più vicina a noi, si trova a circa 4 anni luce, cioè a
circa 200.000 volte la distanza Terra-Sole: una
distanza talmente grande che spinse Henderson a
non pubblicare i suoi risultati, per paura che fossero
errati. Egli fu così battuto da Friedrich Bessel, che
nel 1838 misurò analogamente la parallasse di 61
Cigni e rese nota la prima distanza stellare.
Ma un effetto talmente piccolo (meno di un
secondo per α Centauri) da essere risultato fino ad
allora inosservabile non aveva le caratteristiche di
spettacolarità richieste da media e pubblico. Qualche
anno prima, nel 1791 a Bologna, Giovan Battista
Guglielmini aveva già dimostrato la rotazione diurna
della Terra attorno a se stessa, lasciando cadere un
peso dalla Torre degli Asinelli e notando un leggero
spostamento dalla verticale verso Est: un
esperimento già immaginato da Galileo nel Dialogo
(259-60), e basato sulla differenza di velocità di
rotazione tra la base e la cima della torre.
L’effetto è massimo all’Equatore, dove l’asse
terrestre è perpendicolare alla torre, e nullo ai Poli,
dov’è parallelo. Guardando le cose dal di fuori, cioè
dallo spazio, si vede che un punto sulla cima della
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