Page 177 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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circolari di Copernico erano solo approssimazioni di
più complicate orbite ellittiche, così Newton
dimostrò che anche le leggi di Keplero erano solo
approssimazioni: già nel caso del sistema del Sole e
di un unico pianeta, nel fuoco dell’orbita ellittica
non sta il Sole ma il baricentro del sistema, e il
fattore di proporzionalità della terza legge dipende
non solo dalla massa del Sole, ma da quella
complessiva del sistema; se poi si considera più di un
unico pianeta, le orbite sono figure ellittiche che non
si chiudono su se stesse. Nel 1915 verrà anche il
turno di Newton, quando Einstein dimostrerà che la
legge di gravitazione universale è solo
un’approssimazione di un’altra più complicata.
All’epoca, comunque, Newton poté trarne frutti
immediati e risolvere problemi di ogni genere: dalla
massa del Sole alla forma della Terra, dalle cause
delle maree alla precessione degli equinozi, dalle
perturbazioni del moto della Luna alle orbite delle
comete. Naturalmente, ci furono questioni che
neppure lui riuscì a risolvere: in particolare, quale
fosse la natura di questa misteriosa forza che agisce
istantaneamente a distanza, e che i suoi detrattori
vedevano come un ritorno a qualità occulte
aristoteliche. Newton dichiarò onestamente: «non
sono ancora riuscito a dedurre la gravità dai
fenomeni, ma non invento ipotesi». La risposta
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