Page 173 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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così la validità della legge di gravitazione anche al di
fuori del sistema planetario. Su un bassorilievo del
sarcofago, dei cherubini giocano con alcuni
strumenti: un prisma, un telescopio, una mappa del
sistema solare e varie monete di nuovo conio.
Nell’ultima parte della sua vita, come Copernico,
Newton si era infatti interessato di problemi
monetari ed era stato direttore della Zecca.
Ma della sua prolifica vita intellettuale, che
meriterebbe (e dunque meriterà) un intero libro, a
noi interessa qui e ora solo il capitolo che inizia nel
gennaio 1684, quando l’astronomo Edmond Halley,
dal quale prende il nome la famosa cometa, ricevette
una sfida da quaranta scellini: trovare entro due mesi
l’espressione matematica della forza con cui il Sole
attrae i pianeti. Nell’agosto, persa la sfida per
decorrenza dei termini, Halley la girò a Newton,
allora un oscuro matematico, che gli diede una
risposta sospetta: aveva già pensato al problema
tempo prima, ma non ricordava dove aveva messo la
soluzione. Halley se ne andò incredulo, ma a
novembre ricevette una lettera di poche pagine in
cui Newton dimostrava che il Sole attrae i pianeti
con una forza inversamente proporzionale al
quadrato della loro distanza.
L’astronomo fu talmente impressionato dalla
precisione del risultato e dall’eleganza della
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