Page 153 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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bicicletta, determinato dal doppio movimento della
ruota in rotazione attorno al suo perno, e in
traslazione lungo la strada.
Per quanto antimetafisica, questa teoria non era
però in grado di spiegare la fisica delle maree. Infatti,
il moto diurno della Terra provoca un effetto
costante di innalzamento delle acque all’Equatore, e
di abbassamento ai Poli. Nel moto annuale si
manifesta invece un equilibrio tra le forze
gravitazionali e centrifuga nel centro della Terra, e
un leggero squilibrio nei punti della superficie, che
provoca per opposti motivi un effetto costante di
innalzamento delle acque nei punti più vicini e
lontani dal Sole. Il risultato complessivo è un
periodo semidiurno delle maree di esattamente 12
ore, che non rende conto del fatto che l’orario slitta
di 25 minuti ogni volta, e che le ampiezze subiscono
variazioni mensili.
Ironicamente, però, nella sintesi newtoniana la
teoria galileiana dell’influenza dei moti terrestri sulle
acque viene almeno in parte rivendicata. Anzitutto,
il moto diurno della Terra provoca una variazione
dell’attrazione lunare e produce il periodo
semidiurno delle maree: e poiché la Luna ruota
attorno alla Terra in 27 giorni e mezzo, essa si
ritrova sullo stesso punto con un ritardo giornaliero
di 50 minuti, il che rende conto del periodo di 12 ore
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