Page 46 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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rinnovati studi e lunghissime fatiche giunse poi a quei risultati
                che suscitano l’ammirazione di tutti coloro che lo studiano con

                diligenza, per tenerne il passo e di lì procedere. Pertanto cercare
                di  convincere  che  Copernico  non  riteneva  reale  il  moto  della

                Terra, a parer mio, sarebbe impresa vana se non presso coloro
                che non l’hanno letto, essendo pieni di considerazioni collegate
                al moto della Terra tutti i suoi sei libri, che da questo assunto

                traggono  spiegazione  e  conferma.  E  se  egli  nell’introduzione
                dimostra  di  essere  consapevole  e  confessa  che  l’affermazione

                della  mobilità  della  Terra  lo  avrebbe  fatto  ritenere  stolto  alla
                massa, giudizio del quale dice per altro di non curarsi, sarebbe
                stato ben più stolto se avesse voluto farsi considerare tale per

                una  affermazione  fatta  da  sé  stesso,  senza  che  ci  credesse
                veramente e completamente.

                      Quanto  poi  all’affermare  che  gli  studiosi  principali  che
                hanno parlato di eccentrici e di epicicli non li hanno giudicati

                reali,  io  non  lo  crederò  mai,  tanto  meno  perché  oggi  è
                assolutamente  necessario  ammetterli,  essendo  i  sensi  stessi  a

                mostrarne l’esistenza. Non essendo infatti l’epiciclo altro che un
                cerchio descritto dal moto di un astro che non abbraccia nella

                sua rotazione il globo terrestre, non vediamo forse che quattro
                di tali cerchi vengon descritti da quattro astri attorno a Giove? E

                non  è  chiaro  come  il  Sole  che  Venere  descrive  il  suo  cerchio
                intorno  al  suddetto  Sole  senza  comprendere  la  Terra  e  per
                conseguenza  forma  un  epiciclo?  La  stessa  cosa  accade  per

                Mercurio.  Inoltre,  essendo  l’eccentrico  un  cerchio  che
                effettivamente  circonda  la  Terra,  ma  non  la  contiene  nel  suo

                centro, bensì da una parte, non si può dubitare che il corso di
                Marte sia eccentrico rispetto alla Terra: lo si vede infatti ora più

                vicino ora più lontano, ora piccolissimo e ora sessanta volte più
                grande, per cui, qualunque sia il suo moto, circonda la Terra e

                una volta è otto volte più vicino di un’altra. Di tutte queste cose
                e di numerose altre del genere ci hanno dato sensata esperienza
                le  ultime  scoperte,  al  punto  che  si  può  sostenere  la  mobilità

                della  Terra  anche  solo  sulla  base  delle  conseguenze  e  delle



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