Page 103 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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che  era  stato  tuo  discepolo  e  dove,  dal  momento  che  vi  era
                sottoscritta  la  teoria  di  Copernico,  si  trovano  inserite  varie

                posizioni contrarie al vero significato e all’autorità della Sacra
                Scrittura;

                      volendo  pertanto  questo  Sacro  Tribunale  rimediare  al
                disordine  e  al  danno  che  ne  derivavano  e  andavano
                accrescendosi  con  pregiudizio  della  Santa  Fede,  per  ordine  di

                Nostro Signore e degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori
                Cardinali  di  questa  Suprema  e  Universale  Inquisizione,  dai

                Teologi  specificatamente  deputati  a  farlo  furono  valutate  le
                enunciazioni relative alla stabilità del Sole e al moto della Terra

                in questi termini:
                     che il Sole sia centro del mondo e non si muova dalla sua

                sede  è  una  proposizione  falsa  e  assurda  da  un  punto  di  vista
                filosofico ed eretica nella forma, perché espressamente contraria

                alla Sacra Scrittura;
                     che la Terra non sia il centro del mondo né immobile ma che

                sia  dotata  anche  di  un  moto  diurno  è  proposizione  parimenti
                assurda  e  falsa  dal  punto  di  vista  filosofico  e  considerata  in

                teologia «quanto meno erronea nella Fede».
                      Tuttavia,  volendosi  allora  mostrare  benevolenza  nei  tuoi

                confronti, fu decretato dalla Sacra Congregazione tenutasi il 25
                febbraio  1616  che  l’Eminentissimo  Cardinale  Bellarmino  ti
                ordinasse di abbandonare del tutto la suddetta falsa dottrina, di

                non insegnarla a nessuno né difenderla o parlarne, e che, se tu
                non  ti  fossi  adeguato  a  questi  precetti,  dovessi  essere

                incarcerato;  e  per  esecuzione  dello  stesso  decreto,  il  giorno
                successivo,  nel  palazzo  e  alla  presenza  del  suddetto

                Eminentissimo Cardinale Bellarmino, dopo essere stato da Lui
                stesso  benevolmente  avvisato  e  ammonito,  ti  fu  ufficialmente

                comunicato  dal  Commissario  del  Sant’Uffizio  di  quel  tempo,
                alla presenza di un notaio e di testimoni, che dovevi del tutto
                abbandonare  la  suddetta  falsa  teoria  e  che  per  l’avvenire  non

                avresti  dovuto  crederla,  né  difenderla,  né  insegnarla  in  alcun
                modo,  né  a  voce  né  per  scritto  e,  poiché  avevi  promesso  di



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