Page 518 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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SALV. Stabiliti questi due, voglio che pensiamo di accomodar il corpo di
Venere in tal maniera, che lo stato e movimento suo possa sodisfar a ciò
che di essi ci mostrano le sensate apparenze; e però riducetevi a memoria
quello che, o per i discorsi passati o per vostre proprie osservazioni,
avete compreso accadere in tale stella; e poi assegnatele quello stato che
vi parrà convenirsele.
SIMP. Posto che sieno vere le apparenze narrate da voi, e che ho lette
ancora nel libretto delle conclusioni, cioè che tale stella non si discosti
mai dal Sole oltre a certo determinato intervallo di 40 e tanti gradi, sì che
ella già mai non arrivi non solamente all’opposizion del Sole, ma né
anco al quadrato, né tampoco all’aspetto Venere grandissima
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sestile; e più, che ella si mostri in un
verso la congiunzion
tempo quasi 40 volte maggiore che in altro vespertina, e piccolissima
tempo, cioè grandissima quando, sendo
verso la mattutina.
retrograda, va alla congiunzion vespertina
del Sole, e piccolissima quando con movimento diretto va alla
congiunzion mattutina; e di più, sendo vero che quando ella appar
grandissima, si mostri di figura cornicolata, e quando appar piccolissima,
si vegga rotonda perfettamente; sendo, dico, vere cotali apparenze, non
veggo che si possa sfuggire di affermare, tale stella raggirarsi in un
cerchio intorno al Sole, poiché tal
Si conclude necessariamente,
cerchio in niuna maniera si può dire che
Venere raggirarsi
abbracci e dentro di sé contenga la
intorno al Sole.
Terra, né meno che sia inferiore al Sole,
cioè tra esso e la Terra, né anco superior al Sole. Non può tal cerchio
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