Page 517 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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celesti,  non  fu  né  potette  esser  altro  che  il  farci  apparir  l’universo
          precipitosamente  scorrer  in  contrario;  ma  questo  moto  annuo,

          mescolandosi con i moti particolari di tutti i pianeti, produce moltissime
          stravaganze,  le  quali  hanno  fatto  sin  ora  perder  la  scherma  a  tutti  i

          maggiori  uomini  del  mondo.  Ma  ritornando
                                                                             Moto annuo della
          alle prime apprensioni generali, replico che il
                                                                             Terra, mescolandosi
          centro  delle  celesti  conversioni  de  i  cinque
                                                                             con i moti de gli altri
          pianeti,  Saturno,  Giove,  Marte,  Venere  e
                                                                             pianeti, produce
          Mercurio, è il Sole; e sarà del moto della Terra
          ancora,  se  ci  succederà  di  metterla  in  cielo.               apparenze stravaganti.
          Quanto  poi  alla  Luna,  questa  ha  un  moto  circolare  intorno  alla  Terra,

          dalla quale (come ho già detto) in modo alcuno non si può separare; ma
          non però resta ella d’andare intorno al Sole insieme con la Terra co ’l

          movimento annuo.
          SIMP. Io non resto ancora ben capace di questa struttura; e forse co ’l
          farne un poco di disegno s’intenderà meglio, e più agevolmente si potrà

          discorrere intorno ad essa.
          SALV.  E  così  sia:  anzi,  per  vostra  maggior  sodisfazione  e  meraviglia

          insieme,  voglio  che  voi  stesso  la  disegniate,  e  veggiate  come,  non
          credendo d’intenderla, ottimamente la capite; e solo co ’l risponder alle

          mie  interrogazioni  la  descriverrete  puntualmente.  Pigliate  dunque  un
          foglio  e  le  seste:  e  sia  questa  carta  bianca
                                                                                 Disegnasi il sistema
          l’immensa  espansione  dell’universo,  nella  quale                    dell’universo
          voi  avete  a  distribuire  ed  ordinar  le  sue  parti
                                                                                 dalle apparenze.
          conforme  a  che  la  ragione  vi  detterà.  E  prima,

          essendo che senza mio insegnamento voi tenete per fermo la Terra esser
          collocata in questo universo, però notate un punto a vostro beneplacito,

          intorno al quale voi intendete ella esser collocata, e contrassegnatelo con
          qualche carattere.

          SIMP. Sia questo, segnato A, il luogo del globo terrestre.
          SALV. Bene sta. So, secondariamente, che voi sapete benissimo che essa

          Terra non è dentro al corpo solare, né meno a quello contigua, ma per
          certo  spazio  distante;  e  però  assegnate  al  Sole  qual  altro  luogo  più  vi
          piace,  remoto  dalla  Terra  a  vostro  beneplacito,  e  questo  ancora

          contrassegnate.
          SIMP. Ecco fatto: sia il luogo del corpo solare questo, segnato O.








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