Page 485 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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dell’osservazioni, pochissime sono che si rincontrino a render la stella
          nel medesimo sito, adunque queste pochissime sole potrebbero esser le

          non errate, ma le altre tutte sono assolutamente errate.
          SAGR. Bisognerà dunque credere a queste pochissime sole più che a tutte

          l’altre  insieme;  e  perché  voi  dite  che  queste  che  si  concordano  son
          pochissime, ed io tra queste 12 ne veggo due che rendon la distanza della

          stella dal centro della Terra amendue 4 semidiametri, che sono questa
          quinta e la sesta, adunque più probabile è che la stella nuova sia stata

          elementare che celeste.
          SALV. Non sta così: perché, se voi notate bene, non ci è scritto la distanza
          essere stata puntualmente 4 semidiametri, ma circa 4 semidiametri; ma

          però voi vedrete che tali due distanze differivano tra di loro per molte
          centinaia di miglia. Eccovele qui: vedete che questa quinta, che è 13389

          miglia, supera la sesta, che è miglia 13100, quasi di 300 miglia.
          SAGR. Quali son dunque queste poche che s’accordano in por la stella nel
          medesimo luogo?

          SALV. Son, per disgrazia di questo autore, cinque indagini, che tutte la
          ripongono nel firmamento, come voi vedrete in quest’altra nota, dove io

          registro molte altre combinazioni. Ma io voglio concedere all’autore più
          di  quello  che  per  avventura  mi  domanderebbe,  che  è  insomma  che  in

          ciascuna combinazione delle osservazioni sia qualche errore: il che credo
          che  assolutamente  sia  necessario;  perché,  sendo  4  in  numero  le

                                            osservazioni che servono per una indagine, cioè
            Strumenti astronomici
                                            due  diverse  altezze  di  polo  e  due  diverse
            son sottoposti
                                            elevazioni di stella, fatte da diversi osservatori,
            a errar facilmente.
                                            in  diversi  luoghi  e  con  diversi  strumenti,
          chiunque abbia qualche cognizione di tal pratica dirà non potere essere

          che tra tutte 4 non sia caduto qualche errore, e massime mentre che noi
          veggiamo  che  nel  prender  una  sola  altezza  di  polo,  co  ’l  medesimo

          strumento,  nel  medesimo  luogo  e  dal  medesimo  osservatore,  che  l’ha
          potuta  far  mille  volte,  tuttavia  si  va  titubando  di  qualche  minuto,  e

          spesso anco di molti, come in questo medesimo libro potete vedere in
          diversi luoghi. Supposte queste cose, io vi domando, Sig. Simplicio, se
          voi credete che questo autore tenga i 13 osservatori in concetto d’uomini

          accorti,  intelligenti  e  destri  nel  maneggiare  tali  strumenti,  o  pur  per
          uomini grossolani e inesperti.

          SIMP. Non può esser ch’e’ gli reputi se non molto cauti ed intelligenti;
          perché quando e’ gli stimasse inetti a tal esercizio, potrebbe dar bando al



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