Page 482 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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SALV. Veggo che voi intendete benissimo. Credo che voi comprendiate
          ancora, come, per esser la stella B più bassa della C, l’angolo che vien
          costituito da i raggi della vista che partendosi da i due luoghi A, E si

          congiungono in C, cioè quest’angolo ACE, è più stretto, o vogliam dir
          più acuto, dell’angolo costituito in B da i raggi AB, EB.

          SIMP. Si vede al senso benissimo.
          SALV. Ed anco, per esser la Terra piccolissima e quasi insensibile rispetto
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          al firmamento,  ed in conseguenza per esser brevissimo lo spazio AE,
          che si può camminare in Terra, in comparazion dell’immensa lunghezza

          delle linee EG, EF da Terra sino al firmamento, venite a intendere che la
          stella  C  si  potrebbe  alzare  e  allontanar  tanto  e  tanto  dalla  Terra,  che
          l’angolo costituito in essa da i raggi che partono da i medesimi punti A,

          E divenisse acutissimo e come assolutamente insensibile e nullo.
          SIMP. E questo ancora intendo io perfettamente.

          SALV.  Ora  sappiate,  Sig.  Simplicio,  che  gli  astronomi  e  matematici
          hanno trovate regole infallibili, per via di geometria e d’aritmetica, da

          potere, mercé della quantità di questi angoli B, C e delle loro differenze,
          congiugnendovi la notizia della distanza de i due luoghi A, E, ritrovare a

          un  palmo  la  lontananza  delle  cose  sublimi,  tuttavolta  però  che  detta
          distanza e detti angoli siano presi giusti.
          SIMP. Talché, se le regole dependenti dalla geometria e dall’aritmetica

          son  giuste,  tutte  le  fallacie  ed  errori  che  s’incontrassero  nel  volere
          investigar tali altezze di stelle nuove o di comete o di altro, convien che

          dependano dalla distanza AE e da gli angoli B, C, non ben misurati. E
          così  tutte  quelle  diversità  che  si  veggono  in  queste  12  indagini,

          dependono non da difetti delle regole de i calcoli, ma da errori commessi
          nell’investigar  tali  angoli  e  tali  distanze  per  mezo  delle  osservazioni

          istrumentali.
          SALV.  Così  è,  né  di  questo  casca  difficultà  veruna.  Ora  convien  che
          attentamente  notiate,  come  nell’allontanar  la  stella  da  B  in  C,  onde

          l’angolo  si  fa  sempre  più  acuto,  il  raggio  EBG  si  va  continuamente




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