Page 474 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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per tali rivoletti per ben lunghi spazii; sì come in alcune spiagge marine
          l’alzamento del mare di 4 o 6 braccia solamente fa sparger l’acqua per

          quelle pianure per molte centinaia e migliaia di pertiche.                    2

          SIMP.  Questo  intendo  benissimo;  ma  avrei  creduto  che  tra  l’ultimo
          termine  dell’abbassamento  e  primo  principio  dell’alzamento  dovesse
          interceder qualche notabile intervallo di quiete.

          SAGR. Questo vi si rappresenterà quando voi porrete mente alle mura o a
          i  pali  dove  queste  mutazioni  si  fanno  a  perpendicolo;  ma  non  è  che

          veramente vi sia stato di quiete.
          SIMP. Mi pareva, che per esser questi due moti contrarii, dovesse tra di

          loro  esser  in  mezo  qualche  quiete;  conforme  anco  alla  dottrina
          d’Aristotile, che dimostra che in puncto regressus mediat quies.                        3

          SAGR. Mi ricordo benissimo di cotesto luogo, ma mi ricordo ancora che
          quando  studiavo  filosofia,  non  restai  persuaso  della  dimostrazione

          d’Aristotile,  anzi  che  avevo  molte  esperienze  in  contrario;  le  quali  vi
          potrei anco addurre, ma non voglio che entriamo in altri pelaghi, essendo

          convenuti qui per discorrer della materia nostra, se sarà possibile, senza
          interromperla, come abbiamo fatto quest’altri giorni passati.
          SIMP. E pur converrà, se non interromperla, almanco prolungarla assai,

          perché,  ritornato  iersera  a  casa,  mi  messi  a  rileggere  il  libretto  delle
          conclusioni, dove trovo dimostrazioni contro a questo movimento annuo,

          attribuito  alla  Terra,  molto  concludenti;  e  perché  non  mi  fidavo  di
          poterle così puntualmente riferire, ho voluto riportar meco il libro.

          SAGR.  Avete  fatto  bene:  ma  se  noi  vogliamo  ripigliare  i  ragionamenti
          conforme all’appuntamento di ieri, converrà sentir prima ciò che avrà da

          riferirci il Sig. Salviati intorno al libro delle stelle nuove, e poi senz’altri
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          interrompimenti verremo al moto annuo. Ora,  che dice il Sig. Salviati in
          proposito di tali stelle? son ellen veramente state traportate di cielo in
          queste più basse regioni in virtù de’ calcoli dell’autore prodotto dal Sig.

          Simplicio?
          SALV.  Io  mi  messi  iersera  a  legger  i  suoi  progressi,  e  questa  mattina
          ancora gli ho data un’altra scorsa, per veder pure se quel che mi pareva

          aver letto la sera, vi era scritto veramente, o se erano state mie larve e
          imaginazioni  fantastiche  della  notte:  ed  in  somma  trovo  con  mio  gran

          cordoglio esservi veramente scritto e stampato quello che per riputazion
          di questo filosofo non avrei voluto. Che e’ non conosca la vanità della
          sua impresa, non mi par possibile, sì perché l’è troppo scoperta, sì perché





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