Page 36 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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diventò anche suonatore di liuto e ingegnere militare agli ordini
della famiglia Sforza. Tra una suonatina e l’altra, progettò
fortezze e disegnò bombarde.
A detta del Vasari, era bravo anche nelle caricature. Se per
caso, per strada, incontrava una persona con la faccia buffa, lui
la pedinava ore e ore per poi tornarsene a casa e riprodurla
fedelmente. Esiste un suo disegno con sei facce, una più buffa
dell’altra. Fosse vivo oggi disegnerebbe la vignetta satirica sulla
prima pagina di un quotidiano.
Aveva un carattere allegro. Gli piaceva scherzare e perfino
raccontare barzellette. Sulla scia della VI giornata del
Decamerone di Boccaccio a volte diventava volgare. In un suo
appunto si legge: «Nuovo cazzo, cazzuolo, cazzellone,
cazzatello, cazzata, cazzelleria, cazzo inferrigno e cazzo
erbato». Che abbia voluto dire non lo so, ma mi piace pensare
che uno come lui si potesse divertire con una tiritera del genere.
Che Leonardo fosse omosessuale è un dato di fatto. Non
per questo, però, bisogna credere che il sesso lo interessasse più
di tanto, anzi. In uno scritto si dichiara nemico dei rapporti
sessuali. Per la precisione dice:
L’atto del coito e le membra che vi partecipano sono a tal
punto orrende che, se non fosse per la bellezza dei visi, la
specie umana si sarebbe già estinta.
Tuttavia, nel 1490, si prese a bottega un certo Giacomo,
anche detto il Salaì, un efebo di dieci anni di straordinaria
bellezza, con il capo coperto di riccioli biondi. Il ragazzino,
però, un giorno sì e un altro no, lo derubava. Scrive Leonardo:
Ieri Giacomo mi ha rubato quattro lire. Non sono riuscito
a farglielo confessare. Eppure ne ho l’assoluta certezza. È un
bugiardo, è un ladruncolo, un incorreggibile e un ghiotto!
Racconta Freud che nel corso della vita ebbe vari discepoli,
tutti molto giovani e tutti bellissimi:
Era benevolo e indulgente con loro, ne aveva cura e li
assisteva anche quando erano malati, quasi fosse stato la loro
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