Page 34 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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operavano  gli  artisti  più  bravi.  Bisogna  sapere,  infatti,  che  la
                bottega  del  Verrocchio  aveva  due  piani:  il  pianoterra  dove

                venivano svolte le mansioni più umili, come preparare le tele,
                creare le gradazioni dei colori e inchiodare le cornici, e il primo

                piano dove invece venivano impegnati i migliori.
                       Leonardo alla scultura preferiva la pittura. Un giorno disse:

                       Crea  meno  problemi.  Lo  scultore  ha  sempre  la  faccia

                impastata  di  polvere  ed  è  coperto  dalla  mattina  alla  sera  di
                scaglie minute. Il contrario, invece, accade al pittore. Lui se ne

                sta tranquillo davanti al suo quadro e dipinge. Il pittore è ben
                vestito e muove il levissimo pennello con i vaghi colori.

                       La  pittura,  comunque,  non  fu  la  sua  unica  attività.  Ora,
                voler  elencare  tutti  i  mestieri  che  fece  Leonardo  non  è  facile.

                Oltre  che  pittore  e  scultore,  fu  anche  matematico,  anatomista,
                botanico, fisiologo, scrittore, filosofo, geologo, idraulico, poeta,

                meccanico,  scenografo,  architetto,  inventore  di  macchine  da
                guerra  e  perfino  musicista.  Disegnò  elicotteri,  scavatrici,

                aeroplani,  paracadute,  tute  per  immersioni  subacquee,
                sommergibili,  aerostati,  astronavi,  cannoni  a  bocche  multiple,

                carri  armati,  compassi,  stufe,  scale  a  chiocciola  (ad  esempio,
                vedi  il  castello  di  Chambord)  e  fognature.  Oggi,  quando  un

                uomo fa più di una cosa viene definito tuttologo, e non sempre

                l’aggettivo  tuttologo  è  un  complimento.  Ebbene,  perché  si
                sappia, Leonardo da Vinci è stato il più grande tuttologo di tutti

                i tempi.
                       Un  autore  di  romanzi  di  fantascienza,  tale  Manley  Wade

                Wellmann, ha raccontato che un giorno un americano riuscì a
                scoprire il modo per viaggiare a ritroso nel tempo. Dopodiché si

                fece trasportare a Firenze verso la fine del Quattrocento, e qui,
                avvalendosi di tutto quello che aveva imparato ai giorni nostri,

                disegnò  decine  e  decine  d’invenzioni  firmandole  tutte  con  lo
                pseudonimo Leonardo da Vinci.

                       La regola numero uno di Leonardo era la proporzione: che
                lui  dipingesse  un  quadro  o  progettasse  un  marchingegno  le



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