Page 32 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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VI
Leonardo da Vinci
In una delle ultime elezioni di Miss Italia a una delle
candidate fu chiesto chi era Leonardo da Vinci e la ragazza
rispose: «Un aeroporto». Stando così le cose, urge che qualcuno
racconti alle nuove generazioni chi fu e cosa fece di tanto
importante il più grande genio del Rinascimento italiano.
Leonardo, figlio illegittimo di un nobiluomo, Piero da
Vinci, nacque nel 1452 nei pressi di Firenze a seguito di «una
bottarella e via» tra suo padre e una contadinella di nome
Caterina. Il tutto avvenne in un granaio, in piena estate, nel
primo pomeriggio. Poi, per ricompensarla della verginità
perduta, messer Piero obbligò uno dei suoi fattori, tale
Acattabriga, a sposarla.
Seguendo le tradizioni di famiglia Leonardo avrebbe
dovuto fare il notaio. Lo erano stati, infatti, prima di lui il
bisnonno, il nonno e il padre. Sennonché, fin da piccolo
dimostrò una tale bravura nel disegno che il papà un giorno
pensò bene di segnalarlo ad Andrea del Verrocchio, il più
eccelso scultore di Firenze. E così accadde che, ancora
minorenne, Leonardo entrò come ragazzo di bottega in un
laboratorio d’arte. Vero è che a quei tempi sia la pittura che la
scultura erano considerate una specie di artigianato, quasi come
la falegnameria, quindi «andare a bottega» era come aver
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