Page 15 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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                                                 Lorenzo Valla













                       È  possibile  praticare  l’epicureismo  su  basi  cristiane?  C’è

                chi  ne  è  stato  convinto:  Lorenzo  Valla  (1407  -  1457)  ad

                esempio.  Lui,  più  che  in  Dio,  credeva  nella  Natura,  anzi,  per
                essere  più  precisi,  nella  bontà  della  Natura.  Non  che  a  quei
                tempi non ci fossero i terremoti e le alluvioni. C’erano, c’erano,

                ma non c’era la televisione che li faceva vedere ogni sera.

                       Lorenzo  Valla,  romano  de  Roma,  identificava  la  felicità
                con  la  divina  voluptas.  E,  quando  qualcuno  lo  accusava  di

                panteismo, si difendeva dicendo che la Natura altro non è che
                una manifestazione di Dio sulla terra. Si sentiva in pratica «un

                porco  del  gregge  di  Epicuro»,  né  più  né  meno  del  poeta
                Orazio.* Chissà che non sia stato lui a inventare quella canzone

                romana  che  dice:  «Ma  che  ce  frega,  ma  che  ce  ’mporta…».
                Seguendo i suoi precetti, infatti, possiamo abbandonarci a tutti i

                piaceri possibili. Un piatto di maccheroni al ragù, un bicchiere
                di buon vino rosso, la compagnia di una bella ragazza, non sono

                peccati,  sono  solo  i  diversi  modi  che  ha  Dio  per  farsi

                riconoscere da noi poveri mortali.














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