Page 84 - I templari e il filo segreto di Hiram
P. 84
pagina n.83 420451_LAVORATO.pdf
di Eratostene da Cirene indagava sulla sfericità della terra e ne
misura correttamente la circonferenza studiando l’ombra degli
obelischi a varie latitudini). Invisa perché pagana, dall’altera
dignità: definiva i seguaci dei culti messianici “mentecatti
intellettuali”, fu accusata di ostacolare il vescovo Cirillo, fanatico
teologo e nemico dei matematici, e per questo motivo fu
aggredita per strada, trascinata nella chiesa costruita sul
Cesareion e qui uccisa brutalmente su un altare: scorticata fino
alle ossa con gli ostrakois (gusci di ostriche) e in seguito bruciata
nel luogo chiamato Cinarion. Le fecero sperimentare
l’Apocalisse! Hypatia fu la vittima più illustre di quelle feroci
spedizioni che fecero migliaia di vittime: vento di tempesta che
giungeva dal deserto con il desiderio di fare tabula rasa
dell’antico (la cultura classica) per far posto al nuovo: la buona
novella in cui stava scritto a chiare lettere: “chi non è con me, è
contro di me”. Per ogni martire cristiano ci furono migliaia di
martiri “pagani”: probabilmente il più vasto olocausto della
Storia, totalmente dimenticato.
Gesù Cristo aveva urlato fanatico: chi non è con me, è
contro di me! E così fu! Totale dilagò la devastazione delle
coscienze, delle tradizioni, delle consuetudini ai tempi del
vescovo di Milano Ambrogio, l’ispiratore della totale distruzione
del paganesimo, e dell’imperatore Teodosio, il braccio armato di
quell’incommensurabile scempio, che l’impero romano
d’Occidente, privato delle radici, non sopravvisse neppure una
generazione alla loro infausta opera. La grande civiltà greco-
ellenistica ridotta a tabula rasa. Il più grande crimine della storia!
Nel plurimillenario divenire dell’umanità non vi fu crimine
peggiore! In luogo di formule matematiche, analisi critiche, del
metodo matematico di Archimede, del metodo storiografico di
Tucidide… Pater, Ave Gloria ripetuti ossessivamente,
inutilmente, bestialmente.
La morte terribile di Hypatia rappresentò il suggello del
trionfo, in tutto il bacino mediterraneo, della cultura giudaica, ora
evolutasi in cristianesimo, sulla cultura ellenistica, classica.
Uno scontro che andava avanti da settecento anni, da
quando Alessandro Magno aveva unito l’Oriente. Allora,
ineluttabilmente, le due culture più forti, quella greca e quella
giudaica, finirono per confrontarsi; dapprima in Oriente,
principalmente in quel grande crogiolo che era Alessandria, dove
83