Page 272 - I templari e il filo segreto di Hiram
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d) percorso zodiacale con Giano Bifronte sotto due
magnifici delfini che si baciano, con le corna del Capricorno
(solstizio d’inverno) come nelle antiche statuette etrusche
raffiguranti il dio Culsens.
Giano fu un Dio al quale venne attribuito un culto
particolare sulle Langhe, al punto che las toponomastica di molti
paesi derivò da quel culto: Murazzano anticamente Mulassano
(mula di Giano), Igliano (ile Iani, inguine di Giano), Clavesana
(clavis Iani, chiave di Giano), Ghigliani, frazione di Clavesana
(glis Iani, ghiro di Giano), Farigliano (far Iani, farro di Giano),
Viaiano, frazione di Farigliano (via Iani, via di Giano), Dogliani
(dolus Iani, inganno Giano) e in questo caso è rimasto l genitivo,
come in Ghigliani; al di là del Tanaro Magliano (malus Iani,
melo di Giano), Fossano (fossa Iani, fossato di Giano),
Savigliano (savium Iani, bacio di Giano). Quindi, in Val Belbo
Cossano (cos Iani, rupe di Giano) e il nome antico di Santo
Stefano Belbo era Fogliano (follis Iani, borsa di Giano). Più
ancora il nome antico della Morra, magnifica località panoramica
nelle Terre del Barolo: Meregliano da mare Iani, mare di Giano.
E che cosa si vede da questo spettacolare balcone naturale
guardando verso le Langhe: un mare di viti! E fu Giano a portare
la vite in Italia e nell’Europa a Occidente del Mar Ionio.
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