Page 271 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Come negare che si tratta delle colonne dell’apprendista
e il compagno d’arte.
Questo percorso inizia alla base con gli strumenti
musicali allusione all’armonia di Pitagora (salterio, cornamusa,
liuto e viola), prosegue con il caduceo, approda alle tre teste di
Ermete Trismegisto.
La via iniziatica a questo punto procede verticalmente tra
i melograni (due nella colonna dell’apprendista e tre in quella del
compagno d’arte) passando tra le rose di macchia (purificazione),
ramarri (metamorfosi interiore), sirene, trombe della gloria e
cornucopie (seduzioni del mondo), elmi (rivolti verso l’esterno
per l’apprendista e verso l’interno per il compagno d’arte), armi
appese a tralci (simbolo di pace) per approdare a misteriose arpie
con le code intrecciate. Sul lato della colonna del compagno
d’arte una piccola testa barbuta sotto le arpie illumina l’intera
facciata (Platone o Hiram?). Di certo non è un santo!
I ramarri, ad esempio...
Giovanni Bellino, contemporaneo a questa chiesa, pone
il ramarro in primo piano nel quadro San Gerolamo nel deserto.
Il Caravaggio fa di più esplicitamente: il torbido ragazzo
viene morsicato da un ramarro. Non si tratta di un’insidia, ma di
un anelito ad una trasformazione interiore. Se si fosse tratto
d’insidia, il pittore vi avrebbe posto una serpe, se non una vipera!
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